(AGENPARL) – Roma, 02 ott – F_diMajo_25970“Il vertice dei sindaci europei organizzato dal Comune di Roma, in occasione della presidenza italiana del semestre europeo, e che si è svolto ieri, è una iniziativa che può generare positive ripercussioni sui cittadini su temi fondamentali come la mobilità, la coesione sociale, l’immigrazione e le politiche di accoglienza. E’ innegabile infatti che arrivare ad un’Agenda urbana condivisa sia uno strumento essenziale per favorire coesione e forza ai paesi membri dell’Unione europea”. Lo dichiarano in una nota i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio Claudio Di Berardino, Mario Bertone e Pierpaolo Bombardieri. “I princìpi di coesione e di condivisione di conoscenza, strategie e opportunità – continuano – sono alla base del confronto e della collaborazione che da oltre vent’anni vedono la partecipazione attiva dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio nella Conferenza permanente dei Sindacati delle Capitali europee, che coinvolge 27 organizzazioni sindacali, nel comune obiettivo di favorire lo sviluppo economico-sociale e l’occupazione nei territori di rispettiva competenza. Le Capitali europee, infatti, svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo economico dei nostri paesi, e proprio per favorire la ripresa economica e occupazionale nelle città e nei territori nell’ambito della Strategia Europa 2020, lo scorso 25 settembre 2013 in Campidoglio, è stato sottoscritto il protocollo di intesa ECTUN/OPCE tra la Rete dei Sindacati delle Capitali Europee e la Rete delle Associazioni Imprenditoriali delle Capitali Europee. Una piattaforma comune di impegni per sollecitare le istituzioni regionali e locali a intraprendere iniziative concrete per uno sviluppo sostenibile puntando su green economy, digitalizzazione, innovazione tecnologica e vivibilità urbana”. “In un’Europa in affanno, che sta attraversando una delle fasi più complicate della sua storia unitaria – concludono – siamo convinti che solo grazie alle contaminazioni si possano costruire nuovi paradigmi e più attuali modelli di sviluppo economico e sociale. Occorre ora lavorare affinché il protocollo d’intesa ECTUN/OPCE possa essere esteso anche ai sindaci delle Capitali europee”.


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