Giornata conclusiva e cerimonia di premiazione

La giuria popolare di Gaeta insieme a una giuria di esperti – composta da Renzo Rossellini, Salvatore De Mola, Louis Siciliano, Umberto Scipione, Alessandro Izzi, Salvatore Di Ciaccio, Elisabetta Ribacchi, Diego Bottiglieri, Ines Manca, Pierluigi Frassineti, Tommaso Valente, Eisabetta Rocchetti, Ignazio Agosta, Antonio Falduto ed Emanuela Mascherini – ha assegnato ieri sera, domenica 1° aprile, i premi ai vincitori  della prima edizione del festival Corto d’autore, dedicato agli autori SIAE e diretto da Ermete Labbadia. L’affollata Sala Verde dell’Hotel Serapo di Gaeta ha ospitato la cerimonia delle premiazioni :

Il primo premio è stato assegnato a Deu ci sia di Gianluigi Tarditi. Tra i muri a secco e le case di pastori della Gallura, una storia di odi famigliarie e di una “femina agabbadora”, la donna che nella traduzione sarda si faceva carico di far nascere i bambini e di abbreviare l’agonia dei moribondi.

Secondo premio: Sotto casa di Alessio lauria, divertente metafora di quanto può essere complicata la vita nella metropoli. Parcheggiare l’auto sotto casa diventa un sogno che si realizza e commuove e con esso la vita diventa all’improvviso normale, persino con il progetto di un nascituro.

Sotto casa ha ricevuto anche il premio della Giuria Popolare

Terzo premio: Screwdriver di max Croci, quadretto ironico su un gruppo di amiche borghesi negli anni 60. Una di loro, moglie di importante personaggio politico, viene ricattata dalle amiche in cambio del loro silenzio su un atto di pirateria stradale.

Screwdriver si è aggiudicato anche il premio per la Sceneggiatura e quello per la Miglior Attrice, andato all’intero cast femminile.

Il premio per la regia è andato ad Anna Gigante per Linea nigra, suggestiva storia senza musica né parole di una gravidanza isterica, forse di una donna autistica, in un casolare in campagna.

Totore, per la regia di Stefano Russo – storia crudele sui pescatori dei Campi Flegrei schiacciati tra la mafia le istituzioni sorde ai problemi sociali fino al punto di presentare un cadavere di pescatore come opera d’arte – ha vinto il premio per il miglio attore e quello speciale per il Messaggio Importante.

Salve regina di Laura Bispuri, storia felliniana di seduzione tra disabile e sfortunata nel corpo ha invece ricevuto il premio per la Fotografia (Francesco di Giacomo).

Il gruppo Sursumcorda ha ricevuto il premio per la colonna sonora di Francesco e Bjorn diretto da Fausto Caviglia, mentre il premio per il montaggio a Al servizio del cliente di Beppe Tufarulo.

Infine, il premio speciale Cultartcommission è andato ex-equo a La grande menzogna di Carmen Giardina e a Il fascino discreto della parola di Emanuele Cerquiglini Cerman.

A conclusione della serata la puntata pilota del film docu-fiction I libri son desideri,progetto prodotto da Umbria Vision Network e destinato a valorizzare il patrimonio delle biblioteche pubbliche italiane. “Il film “ha dichiarato Pierluigi Frassineti “ha dato risalto a un patrimonio quasi sconosciuto, quello delle nostre biblioteche pubbliche: la prima puntata è stata girata a Colleferro, all’abbazia benedettina  di San Nilo, che contiene opere bizantine fondamentali. Tutto ha inizio con la ricerca di un antico libro arabo di cucina dietro le cui ricette si nascondono inaspettati misteri…Lo scopo è invogliare i giovani a usufruire delle biblioteche, una delle ricchezze italiane meno conosciute.”

Per finire, una curiosità e un’anticipazione: Renzo Rossellini ha ricordato un poco conosciuto film del padre, Roberto, “Dov’è la libertà”, girato con Totò nel carcere di Gaeta nel 1952. I due film premiati da Cultur Art Commission saranno proiettati  prossimamente alla Casa del Cinema a Roma.

L’elenco completo dei premi:

Miglior film: “Deu ci sia” di Gianluigi Tarditi

2° classificato: “Sotto casa” di Alessio Lauria
3° classificato: “Screwdriver” di Max Croci
Miglior regia: “Linea nigra” di Anna Gigante
Miglior sceneggiatura: Massimo Piesco per “Screwdriver” di Max Croci
Miglior fotografia: Francesco Di Giacomo per “Salve Regina” di Laura Bispuri
Miglior colonna sonora: Sursumcorda per “Francesco e Bjorn” di Fausto Caviglia
Miglior attore: Pio Stellaccio per “Totore” di Stefano Russo  
Miglior attrice: Il cast di “Screwdriver” di Max Croci

Premio Speciale della giuria (Miglior montaggio):  Stefano Cravero per “Al servizio del cliente” di Beppe Tufarulo

Premio Messaggio importante Comune di Gaeta: Totore di Stefano Russo

Premio speciale CulturArt Commission: Il fascino discreto della parola di Emanuele Cerquiglini Cerman

Premio speciale CulturArt Commission: La grande menzogna di Carmen Giardina

Premio della giuria popolare:  Sotto casa di Alessio Lauria

Il festival Corto d’Autore è stato organizzato dal Comune di Gaeta – Assessorato alla Cultura e dalla CulturArt Commission, con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, della SIAE, della Lega delle Autonomie, dell’Unione Nazionale Pro Loco, della Federazione Unitaria Italiana Scrittori, della Regione Lazio e della Provincia di Latina.

Corto d’autore 30 – 31 marzo, 1 aprile

 

Sala verde Hotel Serapo, via Firenze 11, Gaeta

 

 

 

 


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