(AGENPARL) – Roma, 02 ott – “L’Italia sta vivendo un periodo drammatico e le disponibilità economiche sono ridotte per tutti, lavoratori ed imprese. Le aziende, specie le piccole, soffrono di una drammatica scarsità di liquidità ed è impensabile aggravare ulteriormente la loro situazione finanziaria costringendole ad indebitarsi oltremodo per pagare ai propri dipendenti parte o tutto il TFR accantonato”. Lo dichiarano in una nota gli imprenditori Paolo Vitelli e Alberto Bombassei, deputati di Scelta Civica.

“Ci sembra opportuno e giusto favorire quei dipendenti che detengono il loro TFR presso fondi o l’INPS; può essere infatti che preferiscano o abbiano addirittura necessità di usufruire della loro quota di retribuzione accantonata, appunto il TFR, oggi, perché spinti dall’attuale emergenza economica, piuttosto che aspettare il termine della loro carriera lavorativa”, aggiungono i deputati.

”Nessuna norma può imporre maggiori esborsi finanziari per le aziende sotto i 50 dipendenti. Per contro, è possibile prevedere per gli assunti nelle aziende sopra i 50 dipendenti, una maggiore flessibilità di accesso alle somme accantonate presso la tesoreria INPS, i fondi di categoria o i fondi privati, o addirittura una anticipazione mensile del TFR – a parità di tassazione – quale integrazione dello stipendio”, concludono Vitelli e Bombassei.


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