(AGENPARL) – Roma, 01 ott- “Siamo preoccupati per il futuro dei circa 450 lavoratori che dal primo gennaio 2015 saranno in mobilità: nonostante siano stati fatti importanti passaggi sul costo dell’energia con Enel e sugli impegni regionali per il bando di dragaggio del porto, ad oggi nessun impegno formale legato al memorandum è stato assunto da Gleencore, che è in attesa di formalizzare un piano industriale che preveda la ripartenza del sito e soprattutto del lavoro”. Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Maria Antonietta Vicaro, al termine dell’incontro al Mise con il viceministro Claudio De Vincenti, per un punto della situazione sulla vertenza Alcoa di Portovesme, spiegando che “sembrerebbe migliore la posizione di Klesch, che ha già evidenziato formalmente i suoi interessi di acquisizione e che, dopo aver presentato un piano di sostenibilità finanziario adeguato, sta valutando i costi e la situazione degli impianti”. “Chiaramente – continua – le stesse condizioni su costo energia, interrompibilità da gestire con asta a sei anni e interconnector ordinario previsto con la Francia, verranno offerte ai due competitor nella trattativa in corso, che si prefigura ancora lunga per tutte le variabili che le aziende vogliono avere chiare prima di assumere impegno commerciali”. “Sono stati evidenziati – conclude Vicaro – anche i problemi dei lavoratori dell’indotto, che rischiano il licenziamento con la mancata copertura degli ammortizzatori sociali. Entro la fine di ottobre è prevista una convocazione del tavolo per registrare eventuali passi avanti”.


Scopri di più da eu24news

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.