PARROCCHIA SAN GIACOMO / LUNEDI 18 ORE 17.00

bachelet

I Presidi di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” di Itri e Gaeta, la Parrocchia di San Giacomo Apostolo di Gaeta, l’Ordine Francescano Secolare Fraternità di Gaeta, la Bottega del Mondo di Itrie la Fondazione Caponnetto invitano la cittadinanza tutta a partecipare all’incontro con Giovanni Bachelet che si terrà Lunedì 18 Febbraio alle ore 17.00 presso la Sala della Parrocchia di San Giacomo.

L’iniziativa dal titolo “Il silenzio della Giustizia. Il rumore della Legalità”cercherà di offrire visuali e prospettive sul senso dello Stato, tema negli ultimi tempi bistrattato e maltrattato da un utilizzo decisamente improprio delle Istituzioni e dei luoghi ove la democrazia dovrebbe svolgersi assicurando eguaglianza e giustizia sociale.

Abbiamo scelto di parlarne con Giovanni Bachelet, che proprio il 13 febbraio del 1980, ai funerali di Stato del padre Vittorio, decise di perdonare pubblicamente i suoi assassini. Oggi Giovanni Bachelet siede in Parlamento ed è simbolo di legalità e trasparenza e ha scelto di stare dalla parte dello Stato nonostante la sua storia.Riportiamo qui alcuni estratti di un discorso del 2005 durante un incontro a Taranta: <<Mi hanno insegnato, per esempio, che senza la legge il mondo è un campo di battaglia nel quale vincono i forti; che solo attraverso la legge si può trasformare questo campo in uno spazio giuridico nel quale possono svilupparsi libertà e uguali opportunità per tutti…mi hanno insegnato che la legge è la misura minima dell’amore, come dice S. Paolo; che la legge è vincolo di tutela e difesa dei più deboli; che pagare le tasse e il biglietto dell’autobus viene prima e non dopo l’elemosina ai poveri.Mi hanno insegnato che la democrazia e lo scambio anche vivace di opinioni sono l’unica alternativa alla dittatura…mi hanno insegnato che non c’è purtroppo una facile e ovvia ricetta da seguire; occorre invece ogni volta studiare la situazione e rischiare, sotto la propria responsabilità, la scelta di un ordine di priorità, di un programma, delle persone adatte per la sua attuazione. E si tratta quasi sempre di scelte discutibili, che non godono di quel grado di certezza e indiscutibilità della fede e degli ideali che ci ispirano…. A tale scopo è necessario inserirsi nelle istituzioni e non si opera con efficacia dal di dentro delle medesime se non si è scientificamente competenti, tecnicamente capaci, professionalmente esperti. Mi hanno insegnato, infine, che … trasformare il mondo, anche con la politica, è dovere di ogni cittadino, di ogni cristiano. E che chi lo accetta vive meglio di chi si fa i fatti propri!>>.

Parole queste che si sposano pienamente con lo spirito di tutti gli organizzatori di questo incontro e che ci hanno spinto ad approfittare di questa occasione per mettere in campo un vero e proprio laboratorio di collaborazione che speriamo possa fare da apripista e perdurare anche oltre questa iniziativa. Uniti dall’amore per il nostro Paese e dalla sensibilità sui temi della Legalità e della Giustizia abbiamo sentito forte dentro di noi il dovere di unire le forze e avviare percorsi di condivisione. Con la speranza che la cittadinanza apprezzi questo impegno e questa intuizione e nell’augurio che questo primo esperimento di lavoro condiviso sia solo l’inizio per l’intero comprensorio del Sud Pontino, ostaggio ormai di illegalità diffusa e corruzione e disagi che investono i cittadini su frontiere di disagi in continua evoluzione, si pensi al fenomeno del gioco d’azzardo o dell’usura


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