Sabato 31 marzo alle ore 10.00, presso l’I.I.S.S. “G. Caboto” di Gaeta, verrà presentato il volume “Porti Plenissimi – La costa e il mare dal Circeo al Garigliano, tra economia cultura e ambiente”, curato da Sabina Mitrano e Lino Sorabella.

La pubblicazione è dedicata all’evoluzione storica, economica e culturale di quell’arco naturale racchiuso tra cielo e mare che dal Circeo a nord arriva fino al Garigliano a sud, e costituisce il nucleo fondante il Golfo di Gaeta. Spiegano Mitrano e Sorabella: “prendendo spunto da una importantissima citazione di Cicerone, “Portus Caietae celeberrimus atque plenissimus navium”, e cioè “il porto di Gaeta, famosissimo e ricchissimo di navi”, abbiamo voluto allargare questa definizione a tutti i porti e i luoghi che appartengono a questo territorio, poiché essi straordinariamente condividono uno sviluppo antichissimo ed una evoluzione ricca, che dal mare e sul mare ha tratto da sempre le sue principali dinamiche di progresso”.

Il volume è stato realizzato grazie alla sinergia tra la Provincia di Latina per la quale sarà presente alla manifestazione il Presidente Armando Cusani, il Parco Regionale della Riviera di Ulisse con il Commissario Cosmo Mitrano, il Compartimento Marittimo di Gaeta con il Comandante Francesco Tomas e l’Istituto “G. Caboto” con il Preside Salvatore Di Tucci.

Porti Plenissimi” tocca numerosi aspetti che portano ad analizzare la relazione tra mare e territorio, guardando con attenzione alle professioni del mare e a quelle “porte” che dischiudono a ciascuno dei due l’altro: i porti turistici. Da qui l’intervento dell’armatore Cesare d’Amico, quale presidente della Fondazione “G. Caboto” e del Porto Turistico di Cala Galera (Argentario) e dell’Avv.to Luciano Serra, presidente dell’Associazione Nazionale Approdi e porti Turistici (Asso.N.A.T.).

Inoltre la pubblicazione rende merito alle diverse realtà che si occupano di sicurezza in mare, tra tutte emerge la Capitaneria di Porto che funge anche da sportello unico per l’utenza del mare. Per questo interverrà il Comandante del Porto di Civitavecchia, Direttore Marittimo del Lazio, CV (CP) Pietro Vella.

Tra gli spunti di novità che presenta il volume, nell’intero apparato fotografico del tutto inedito, figurano diverse foto aeree del territorio che provengono da fondi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che saranno illustrate dalla Dott.ssa Stefania Costantini dell’Aerofoteca Nazionale.

Al termine della presentazione del volume verrà siglato un protocollo d’intesa tra l’ITS – Fondazione “G. Caboto” e la Asso.N.A.T. finalizzato a promuovere la cultura nautica, la programmazione e la gestione di progetti formativi relativi alle figure professionali orientate al settore del turismo nautico e all’organizzazione di stage e tirocini formativi.

 

Preside Salvatore Di Tucci

Abstract

PORTI PLENISSIMI”

 

Per cominciare, il legame tra uomo e mare ha radici ataviche, che si perdono e confondono con il mito, il quale diviene poi storia ed archeologia. Questo concetto si carica di forza e grande fascino nel nostro territorio in cui la toponomastica ricorda culture antiche come quella greca e romana; la nascita di monumenti, di arterie di comunicazione importanti come la via Appia e la via Flacca, il legame con personaggi mitici come Ulisse ed Enea ma anche con protagonisti della storia come condottieri ed imperatori, disegnano un quadro storico complesso e davvero raro (→ Cap. 1. Un ‘mare’ di storia).

Questo legame arriva fino ad oggi, a riempirsi di mille aspetti, a divenire la base dell’indotto economico e turistico del territorio (→ Cap. 2. I mestieri del mare). Tra i mestieri più antichi, per gli uomini che vivono sulle coste, bisogna annoverare la cantieristica navale e la pesca, anche di allevamento: frutto di una tradizione ultramillenaria, tali attività costituiscono un grande motivo di sviluppo economico e tecnologico delle nostre realtà urbane.

Inoltre, la rada di Gaeta, con il bel promontorio che si protende su essa, da tempo immemore è punto di riferimento per un approdo sicuro: ecco il tema della portualità, che dal mondo antico continua incessantemente ad evolversi lungo le nostre rive, accentuando nel mondo presente l’impegno e il ruolo che le forze dell’ordine ed i mezzi di sicurezza svolgono operando sul mare e lungo le coste.

Inoltre, andare per mare con professionalità e competenza significa oggi preparasi ad un lavoro duro, impegnativo, che solo una scuola al passo con i tempi e ricca di saperi può offrire: da sempre tali obiettivi sono perseguiti e raggiunti dall’Istituto tecnico Nautico “G. Caboto”, oggi anche Fondazione – Scuola Superiore di Tecnologia per il Mare.

Ma la nostra costa presenta anche alcune aree, marine e terrestri, di particolare interesse ambientale, storico e naturalistico, tali da dover essere tutelate e protette: queste realtà di eccellenza sono racchiuse nel Parco Regionale Riviera di Ulisse, che fonde tutte queste caratteristiche e peculiarità, comprendendo gran parte del territorio di cui questo volume si occupa (→ Cap. 3. Il mare tra natura e storia: il Parco regionale Riviera di Ulisse).

Infine, al di sopra di tutte le attività e le funzioni, l’organo che detiene il controllo del mare, e degli infiniti aspetti legati al suo rapporto con l’uomo, è la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, ente che sovrintende anche all’avvio e il monitoraggio delle numerosissime attività imprenditoriali che le distese marine da sempre permettono (→ Cap. 4. Lo sportello unico del mare).

Proprio dalla documentazione storica presente negli affascinanti archivi della Capitaneria di Porto di Gaeta abbiamo voluto attingere per inserire nel volume alcuni documenti, così da descrivere meglio sia il ruolo che da decenni essa svolge nel territorio, sia la grandezza ed importanza delle attività che il mare consente: un omaggio a tutti quegli sforzi che ancora oggi conferiscono lustro e ricchezza alle nostre terre (Appendice: l’archivio della Capitaneria, dall’unità d’Italia al dopoguerra).

 


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