Quello che è avvenuto anche oggi con l’aliscafo che ha lasciato  a terra oltre 40 passeggeri diretti a Ponza ed è partito con 7 persone  per Ventotene è lo stesso che è avvenuto il 29 febbraio scorso quando scrivevamo:

Tanto per raccontare una cosa nuova oggi l’aliscafo per Ventotene via Ponza, la cui corsa  era prevista per ore 14,45 non è partito. Per meglio dire effettuerà solo la tratta per Ventotene normalmente prevista per le 15,30. Non va a Ponza e lascia sulla banchina una cinquantina di persone che adesso dovranno prendere il traghetto delle 17,30. Quindi non c’è stata neanche la prevista mezza sostituzione del Monte Gargano in avaria già da due giorni.

Ormai per andare o venire da Ponza bisogna affidarsi al caso. E’ come un terno al lotto!

La mattina bisogna fare un oracolo per sapere se è il giorno propizio per affrontare l’avventura di andare o venire da Formia.

In verità l’alea del rischio c’è sempre stata ma finora era legata solo alle condizioni meteo. Da buoni isolani esperti siamo quasi sempre riusciti a calcolarla e a regolarci di conseguenza. Infatti oggi gli isolani, che sono quasi tutti almeno mezzi marinai, non si sarebbero mai aspettati di rimanere a terra: Vento da Ovest circa 10 nodi, onde non superiori ad 1 metro. Niente di che, condizioni quasi normali, tanto che l’aliscafo a Ventotene ci va, non fa il giro per Ponza. Come mai? Forse perchè è vecchio e malridotto e non se la sente di affrontare le 20 miglia da Ponza a Ventotene con l’onda da poppa?


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