Il decreto “spending review”, letteralmente “revisione della spesa pubblica”, varato dall’attuale Governo Monti al fine di risanare la situazione economica, tagliando gli sprechi dell’apparato pubblico, prevede la soppressione di alcune sedi distaccate dei maggiori tribunali d’Italia al fine di definire un riassetto economico – amministrativo. Nell’elenco delle sedi da sopprimere rientra anche quella di Gaeta, inaugurata nell’anno 2007, al fine di deflazionare il notevole carico del Tribunale di Latina e garantire una maggiore tutela del territorio soprattutto in considerazione della posizione geografica della cittadina del Golfo, al confine con l’area campana. Dinanzi al Tribunale di Gaeta risultano pendenti circa 3000 giudizi con un bacino di utenza che raggiunge i 100.000 abitanti, e tale mole di lavoro, qualora si dovesse procedere alla chiusura, andrebbe ad aggiungersi a quella del Tribunale di Latina, già dal canto suo sovraccarico, con conseguente aumento della durata dei processi e rischio per i reati di cadere in prescrizione, restando in tal modo impuniti. Altra conseguenza è l’aggravio dei costi legali dovuti dalla necessità di spostamento, considerando la distanza (circa 70 km) che intercorre tra Gaeta e Latina. A tal punto è opportuno inoltre evidenziare che il progetto del Governo risulta palesemente in contrasto con l’esigenza di tutelare il nostro territorio, considerata la vicinanza con realtà di criminalità organizzata, creando, d’altro canto, notevoli disagi alla collettività a discapito della giustizia. La chiusura determinerebbe un danno enorme, senza produrre alcun risparmio per lo Stato. Al fine di scongiurare questo pericolo, il partito Alleanza Democratica, nella persona del coordinatore della provincia di Latina, Sig. Antonio Salone, particolarmente attento alla problematica, intende sensibilizzare il Governo nazionale mediante alcune interrogazioni parlamentari. <<Non solo vogliamo tutelare l’interesse dei cittadini di Gaeta e delle zone limitrofe, – ha dichiarato Salone – ma anche avere un presidio di legalità nel nostro territorio, garante del bene comune rappresentato da una giustizia certa, snella ed efficiente, che possa essere in grado di chiudere in tempi brevi ogni controversia, come dovrebbe avvenire in una società moderna ed in uno stato di diritto>>. Ed ora sarebbe opportuno interrogarsi su cosa stia facendo l’Amministrazione locale per far sì che il Tribunale di Gaeta, presidio di legalità, resti al servizio di tutti i cittadini. C’è da chiedersi: la chiusura del Tribunale non indebolisce Gaeta? Il nuovo Sindaco con l’Onorevole Fazzone non  si era impegnato personalmente per scongiurare la chiusura del Tribunale promettendo di recarsi a Roma per sottoporre al Ministro la fattispecie de quo, illustrandone le motivazioni?  Ah già dimenticavo che eravamo in campagna elettorale….. Non da meno sono gli altri autorevoli politici del comprensorio, come Forte padre e figlio e l’On. Conte che dovrebbero rappresentare gli interessi del territorio nei palazzi di Roma ma evidentemente il Tribunale di Gaeta non rientra nelle loro priorità.

Ufficio stampa Segreteria Provinciale Alleanza Democratica

 


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