E’ “ancora” sindaco di Gaeta, Antonio Raimondi, e lo sarà fino alla proclamazione del vincitore del secondo turno elettorale. “Potrei passare le consegne al mio avversario ma potrei anche essere ancora io il primo cittadino” aggiunge e intanto  invita la stampa locale (come ha fatto puntualmente ogni mese per cinque anni) per elencare cosa è successo e cosa succederà prossimamente in amministrazione e in città.  Le prime “notizie”  riguardano la visita in Comune del sindaco di Somerville Giuseppe Curtatone, originario di Gaeta, e degli studenti del Caboto e del Fermi che, per quattro edizione del progetto SeRaPo, sono stati ospiti  di coetanei americani. “Faremo un bilancio della significativa esperienza di scambi tra comunità studentesche di città gemellate”. “Per i giovani abbiamo fatto tanto -aggiunge poi Raimondi- abbiamo ad esempio approvato il regolamento di un centro polivalente che sarà allocato in via Amalfi o in Palazzo San Giacomo”. Sabato e Domenica, invece, ci sarà un’iniziativa per bambini e per famiglie: la Bimbimbici che vedrà per le strade della città centinaia di piccoli ciclisti e appassionati delle due ruote. Ma la vera novità è che martedì partiranno i lavori per la demolizione di parte dei serbatoi in area ex-Agip. “Avvenimento storico, atteso da anni”. La gara d’appalto è stata assegnata a dicembre e ci son voluti altri mesi per acquisire i pareri paesistici della Regione e della Sovrintendenza… Lunedì, quindi, ci sarà una riunione tecnica tra rappresentanti dell’Eni e della Ditta che avvierà il cantiere. E’ soddisfatto Raimondi: “Il protocollo d’intesa prende piede -dice- e c’è accordo anche tra Eni e Autorità Portuale per la delocalizzazione del Pontile Petroli all’interno del porto commerciale”. Un protocollo nel protocollo, insomma, atti che smentiscono quanti hanno detto e continuano a dire che Gaeta è “ferma o dormiente”. Una frecciata ai suoi denigratori ci sta tutta: “Altri continuano a sognare -dice Raimondi- ma quando si risveglieranno avranno incubi! Noi facciamo atti concreti e la notte dormiamo sereni, con la coscienza a posto”. Raimondi sottolinea ancora una volta la sinergia istituzionale che c’è tra la sua Amministrazione e altri Enti: Consorzio Industriale, Authority e Eni in primis. “Essere autonomi e saper dialogare -aggiunge- è stata la vera forza della nostra civicità. E resteremo autonomi, altro che servi sciocchi di una filiera che crea dipendenza e costringe a scelte eterodirette! Le nostre scelte sono state e resteranno libere e coraggiose”. Segue l’elenco delle opere che stanno per partire: marciapiedi in via Marina di Serapo, via Fontania, via Calegna; illuminazione di via Planco, lavori che proseguono al molo Santa Maria, nella darsena di Montesecco. Cita con orgoglio quanto realizzato per il rione Piaja e annuncia quanto è in corso d’opera tra campetto di calcio, rimozione dell’eternit, illuminazione, verde pubblico, semafori nuovi, marciapiede fino a Conca… Ne ha da dire  Raimondi: sabato e domenica, per esempio, partirà la Rolex Cup con una ventina di imbarcazioni a vela di oltre 25 metri provenienti da 12 paesi del Mondo…”Un evento che porterà tante persone a Gaeta -spiega- con la prima regata Rolex  Trofeo “Città di Gaeta” che si terrà il 20, giorno del ballottaggio. In mattinata -racconta- dopo aver votato, presiederò alla cerimonia di partenza delle imbarcazioni che faranno Gaeta-Vulcano-Capri”. E che dire di altre manifestazioni internazionali organizzate per attrarre un “turismo di qualità”? Un esempio? Il 9 giugno in Pinacoteca la mostra di Magnelli… L’attività amministrativa, insomma, continua anche se le domande dei cronisti sono tutte per la situazione politica, l’analisi del voto, le prospettive. “C’è la sorella di Cosimino Mitrano nella commissione elettorale?” chiede un corrispondente e Raimondi risponde che l’ha saputo solo il giorno prima, precisando che la commissione viene nominata direttamente dalla Procura della Repubblica… “Certo- ammette- per ragioni di opportunità sarebbe stato meglio evitare tale presenza  ma, del resto, questo non è che un esempio, seppure eclatante, della scientificità con cui sembra essere stata preparata la campagna elettorale del mio avversario”… Nei minimi dettaglia, insomma, e Raimondi “demonizzato per cinque anni nonostante l’eticità dell’operato” della sua Giunta, della maggioranza e suo, si rimette ora -fiducioso e combattivo- all’esito delle urne. “Hanno detto di me cose allucinanti -dice- e ora fanno pure i martiri”! Ma una soddisfazione c’è: l’anatra zoppa non si verificherà perchè il dato ministeriale sul risultato ottenuto dalle liste della coalizione di centrodestra si attesta al 49,20%. Come si prepara Raimondi al ballottaggio? “Niente apparentamenti -dichiara- anche se l’obiettivo è di avere dalla mia parte i sei che non hanno passato il primo turno”. Continua ad auspicare più confronti pubblici con Mitrano perchè gli elettori possano scegliere in maniera consapevole e veramente democratica. Si domanda anche cosa farà il suo avversario per tenere unita una coalizione che -a suo avviso- sta registrando già delle frizioni interne, frutto della delusione di alcuni verso i risultati raggiunti. “La governabilità è fondamentale e solo noi civici la possiamo garantire. Perchè noi -sottolinea Raimondi- non ci teniamo alle poltrone e siamo davvero coesi”. Ancora su Cosimino Mitrano: “Ma si metterà in aspettativa come dirigente del Comune di Fondi? Perchè non si dimette dalla carica politica di commissario straordinario del parco Riviera di Ulisse”? Agli elettori, poi, Raimondi chiede di scegliere bene, valutando davvero chi potrà essere il sindaco migliore per Gaeta. “Si dovrebbe voler cambiare solo se il cambiamento significasse miglioramento…atrimenti è meglio restare con quello che si ha e andare avanti spediti”.  Il sindaco aggiunge infine che, comunque, accetterà qualisiasi risultato uscirà dalle urne. Però precisa: se l’amministrazione dovesse cambiare, il peggio sarà per Gaeta! Si, perchè andrebbe a casa un’ amministrazione “onesta, capace, fattiva” per un’altra che “nemmeno garantisce la governabilità”. Sarebbe, insomma, ovviamente a suo giudizio, un “suicidio collettivo”!


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