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Per la ricapitalizzazione Comune e Provincia di Salerno promisero di pagare anche le quote dei soci ‘rinunciatari’ ma potrebbe non bastare, ieri la doccia fredda: da Mercato San Severino vogliono staccare la spina. “Non ricapitalizzare è una condanna a morte – le parole dei sindacati”. I due più grandi enti e soci dell’azienda Cstp potrebbero non farcela a ‘colmare’ le mancate ricapitalizzazione dei Comuni soci dell’azienda di trasporto pubblico. Il ‘gap economico’ sarebbe possibile solo nel caso di una percentuale ragionevole per le casse del Comune di Salerno e dell’ente provinciale. Un pericolo che è diventato un incubo nella giornata di ieri quando le organizzazioni sindacali hanno ricevuto la conferma da parte dell’amministrazione sanseverinese. “Giovanni Romano, sindaco di Mercato San Severino, omette di ricapitalizzare creando non pochi problemi perché così facendo rischia il fermo dell’attività aziendale e la stessa esistenza dell’azienda viene compromessa. La non ricapitalizzazione in questa fase è come una condanna a morte – ha dichiarato Ezio Monetta della Fit Cisl – a Mercato San Severino vive una fetta importante dei lavoratori del Cstp, poi c’è un servizio urbano svolto dai nostri autobus consistenti in quell’area. Questa decisione crea non poche difficoltà all’azienda e difficoltà anche in termini occupazionali. Vista l’entità della cifra della ricapitalizzazione non sembra neanche un atto impossibile da fare per il Comune di Mercato San Severino. Quest’atto è la negazione della sensibilità nei confronti dei lavoratori, sembra quasi un gesto di antipolitica. Rischiamo l’irreparabile, è pur vero che il Comune di Salerno e la Provincia di Salerno si sono resi disponibili a colmare alcune delle quote che non vengono ricapitalizzate, però se portiamo queste quote a livelli troppo alti è normale che anche da parte loro c’è una difficoltà in termini economici a coprire certe quote”. Intanto i sindacati pensano a un ulteriore richiesta di incontro con il sindaco Romano per cercare una soluzione alla vicenda: ”Abbiamo già chiesto un incontro con il sindaco di Mercato San Severino Giovanni Romano ma non ci ha mai ricevuti – ha dichiarato Carmine Rubino dell’Ugl – Troviamo quanto mai discutibile questa scelta da parte del sindaco nonché assessore regionale. Appare assurdo che in territorio dove i servizi del Cstp sono importanti e consistenti si decida di non ricapitalizzare, inoltre tanti lavoratori dell’azienda sono originari di Mercato San Severino. E ancora – spiega Carmine Rubino – da Mercato San Severino partirebbe un servizio aggiuntivo con un salto di qualità per l’azienda, dal punto di vista logistico ed economico, con un area funzionale al deposito degli autobus che, fino a ieri, erano costretti a fermarsi a Cava de’Tirreni o a Salerno. Tutto ciò rende ancora più incomprensibile la scelta del sindaco Romano”. Intanto, questa mattina, le organizzazioni sindacali si recheranno presso il Comune di Pontecagnano Faiano e con il sindaco Ernesto Sica si parlerà proprio di ricapitalizzazione della quota dell’ente picentino.

 


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