Il 20 giugno, come ogni anno dal 1772, Ponza festeggia San Silverio, papa martire figlio di Ormisda a sua volta papa e santo. “Non ci sono santi più santi di San Silverio”- dicono i Ponzesi, orgogliosi del loro patrono, del suo palmares e della partecipatissima processione, tra terra e mare, di una bellezza rara e suggestiva.
Ma quest’anno, la prima per Piero Vigorelli con la fascia tricolore, la festa ha visto una novità senza precedenti nella sua storia plurisecolare. Tra le centinaia di barche al seguito del Santo, imbarcato quest’anno su la M/P “Apollo 12”, ve ne erano tre che inalberavano grandi striscioni di protesta per richiamare l’attenzione delle autorità e della opinione pubblica sulle problematiche degli operatori nautici e turistici di Le Forna.
Un grido di dolore che – anche se in qualche modo ha ‘profanato’ la sacralità della giornata – ha senz’altro raggiunto lo scopo di attirare l’attenzione sul disagio che in questi giorni stanno vivendo gli operatori di Le Forne che non sarebbero stati messi in condizioni dal Comune di esercitare serenamente e legalmente le proprie storiche attività stagionali. Non sarebbero state infatti fin’ora rinnovate le autorizzazioni estive per gli specchi d’acqua per l’ormeggio dei natanti destinati alla locazione, nonché quelle dei punti d’ombra e per il noleggio di attrezzature da spiaggia (lettini ed ombrelloni). Inoltre sono stati sottolineati i ritardi e le mancate risposte negli interventi sul PAI, che di fatto impediscono la fruizione balneare di gran parte delle coste dell’isola.
Il neo Sindaco Vigorelli, certo non la immaginava così la sua prima processione di San Silverio con la fascia da Sindaco. Ma si sa che ogni rosa ha le sue spine e che insieme agli onori ci sono anche gli oneri.
“Ascoltare e risolvere i problemi dei cittadini, che in fondo chiedono solo di poter esercitare il diritto costituzionale del lavoro, rientra nei doveri di un Sindaco, così come quello di misurare la legalità in centimetri” – ha commentato uno dei dimostranti.
Portofranco
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