Tutti i nodi i vengono al pettine prima o poi. Dopo mesi l’annunciata crisi ha toccato il  culmine. Il Gaeta calcio che milita nel campionato di serie D è ormai prossima alla bancarotta.  Stamattina, alle  11, la squadra gaetana è stata ricevuta dal Sindaco di Gaeta, Dott. Antonio Raimondi, affiancato nell’occasione dall’Assessore allo sport, AntonioSalone, dopo la clamorosa protesta dei giocatori che, nel pomeriggio di ieri,  hanno invaso i locali del Comune in divisa biancorossa. L’incontro è andato come era facile prevedere che andasse, tanta buona volontà  ma l’Amministrazione non può andare oltre i piccoli interventi già messi in atto nella giornata di ieri ( un tetto per qualche notte ai sette giocatori sfrattati per morosità  e un po’ di spesa per la mensa del Gaeta Calcio). All’accorato appello di mister Melchionna, senza bacchetta magica Raimondi e Salone poco possono rispondere e fare, anche di fronte  alla latitanza della proprietà. Al di là delle parole di solidarietà, la generosa offerta dell’Assessore Salone, che come imprenditore ha messo a disposizione mille euro e del Sindaco Raimondi che – titolo personale –  ha promesso anche lui una donazione, l’unica strada percorribile sembra essere quella di una maxi  sottoscrizione popolare insieme a pressioni morali su alcuni sposor che sembra non abbiano ancora onorato i contratti sottoscritti.

Comunque siamo di fronte ad una sconfitta della politica calcistica di tutta la città.

Ci dispiace dirlo, ma è la logica conseguenza di una  politica sportiva che per anni non ha saputo costruire una solida base giovanile su cui innestare pochi elementi per fare la differenza. Senza vivaio una città come Gaeta non può permettersi – oggi più di ieri –  ambizioni calcistiche oltremisura.

FS


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