di Vincenzo Ambrosino – Si è tenuta il 3 Maggio del 2012 presso la sede del Ministero dei Trasporti la seconda, interlocutoria CONFERENZA DEI SERVIZI per discutere di demanio marittimo e portualità per l’isola di Ponza.
La riunione introdotta dal  Commissario Prefettizio Dott.essa Agata Iadicicco la quale richiama  l’attenzione dei partecipanti sulla necessità di riavviare, senza indugio, l’iter procedurale concernente l’approvazione del Piano Regolatore Portuale adottato nel 2004 dall’Autorità Marittima d’intesa con il Comune di Ponza.
Il Commissario, rimarca, l’urgenza di terminare gli iter procedurali per approvare il Piano Regolatore Portuale in via definitiva riprendendo una nota del Consiglio Superiore dei LL.PP. “ gli interventi considerati urgenti in relazione alla cronica insufficienza della capacità ricettiva delle infrastrutture esistenti, rispetto alla domanda da parte dei fruitori, soprattutto nel periodo estivo e con riguardo anche alle opere di difesa a garantire la messa in sicurezza del porto, della zona dei cantieri navali e alla esigenza di razionalizzare le funzioni attualmente svolte all’interno del porto stesso……..”
Ma vdiamo cosa prevede il P.R.P. del 2004:
·         Fornire un moderno ed efficiente ormeggio alla numerosa flottiglia turistiche…;
·         Ubicare nuovi e più funzionali attracchi… per le navi traghetto (zona depuratore..);
·         Liberare le spiagge di Giancos e S.Antonio dagli attuali pontili che costituiscono un nonsenso dal punto di vista ambientale e igienico;
·         Migliorare le condizioni di deflusso degli autoveicoli diretti verso la parte interna dell’isola;
·         Fornire migliori condizioni di ridosso al porto storico;
·         Abbattere  l’impatto ambientale delle opere:
1.       Scogliera a S. Maria (quota sommità 1 mt (s.m.m);
2.       Realizzare un nuovo molo sopraflutto a cassoni….. diretta SSW-NNE, lunga circa 200mt imbasato su fondali variabili da -4,00 a -15,00, con possibilità di attracco diretto o indiretto (attraverso pontili)…;
3.       Rifodero (con muri di banchina dell’attuale molo a nord del Molo Musco e prosecuzione dello stesso con un pontile principale al quale possono essere attestati pontili secondari di attracco per le imbarcazioni da diporto;
4.       Realizzazione di un pontile per traghetti lungo 66 mt e largo 12 mt, fra la Punta Torione e lo scoglio di Frisio, a ridosso dell’impianto di depurazione;
5.       Realizzazione di una viabilità di accesso al nuovo piazzale…..;
Il Comitato Ponza C’è nel Marzo 2009 elaborò un dossier sul demanio marittimo (invito tutti gli interessati a rileggerlo) e a proposito del Piano Regolatore del 2003 arrivò a queste conclusioni:
Dal 1957 ad oggi i ragionamenti che hanno ispirato i politici e poi i progettisti nell’elaborare le varianti al P.R.P. sono essenzialmente questi:
·         Proteggere il porto;
·         Ampliare l’offerta di ormeggio per l’aumentato numero di diportisti;
·         Non gravare il carico di questo ampliamento sul monumento architettonico borbonico che va da molo Musco a Banchina S.Lucia;
·         Trovare soluzioni alternative all’attracco delle navi traghetto.
Noi pensiamo, (Inteso come PONZA C’E’), che il Piano Regolatore approvato nel 2003:
1.       Non protegge in modo sicuro la rada dalle mareggiate di levante perché lascia una bocca aperta  tra le due scogliere frangiflutti;
2.       Non tiene in nessun conto dell’attuale sviluppo di offerta di ormeggio prodotta dai residenti e del conseguente indotto che ha creato questo sviluppo di ormeggio;
3.       Con l’eventuale costruzione di un molo sopraflutto, ad uso turistico, fuori l’attuale scogliera frangiflutti del Molo Musco si ritorna a soluzioni già bocciate in passato perché il carico turistico va a gravare sul Centro Storico: che va come da premessa progettuale scongiurato;
4.       Che la costruzione del pontile per l’attracco navi Scoglio di Frisio-Zona Turone sia di fatto compromesso dalla concomitante costruzione sul piazzale retrostante di un depuratore, per cui lo sbarco e il traffico veicolare diventa abbastanza problematico;
5.       Come dimostra la nota del Ministero dell’ Ambiente a noi risulta che la scogliera di S. Maria non abbia la Valutazione di Impatto Ambientale.
Nel marzo 2009, prima del sequestro dei pontili, si chiedeva, con questo e altri documenti, all’Amministrazione Porzio la revisione del Piano Regolatore Portuale nell’interesse della protezione della rada portuale ma soprattutto un nuovo piano che riconoscesse l’attuale sviluppo nautico diportistico prodotto almeno dal 1992 dai Ponzesi.
Questa soluzione politica non è stata presa in considerazione!
Oggi la Commissaria spinge per l’approvazione del Piano Regolatore Portuale e il Comandante Tomas della Capitaneria di Porto di Gaeta, a tal proposito richiama “il contenuto della circolare della Direzione Generale per i Porti n. 5124 del 18 aprile 2012  che attribuisce al P.R.P. valenza primaria sugli altri strumenti pianificatori in ambito portuale…fa altresì presente che nel caso di Ponza si potrebbe ricorrere ad una procedura più rapida per l’approvazione del P.R.P. in quanto l’intesa per l’adozione deve intercorrere tra due soli enti Comune e Regione e qual’ora l’importo dei lavori pubblici relativo al progetto definitivo delle opere portuali sia inferiore a 25 milioni di euro è esclusa la richiesta del parere al Consiglio Superiore dei Lavoro Pubblici. Occorre inoltre verificare se la Regione sia in grado di accedere a qualche finanziamento per piccoli intereventi di protezione foranea in alternativa allo stato”.
Vi rimando alla lettura del verbale della Conferenza dei servizi per ulteriori chiarimenti ma è chiaro che si sta lavorando per approvare il Piano Regolatore Portuale.
Ma questo Piano Regolatore non garantisce l’attuale offerta nautico-diportistica  sviluppata dai ponzesi.
La prossima Conferenza dei Servizi è stata fissata il 21 Maggio a Roma, avremo un nuovo Sindaco: parteciperà alla riunione?   con quali proposte?

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