Dal 12 Luglio al 16 Agosto

 

PINACOTECA COMUNALE D’ARTE CONTEMPORANEA

“GIOVANNI DA GAETA”

PALAZZO SAN GIACOMO

VIA LIETO 2 – GAETA

Ingresso libero tutti i giorni – chiuso il lunedì

Orario 18.00 – 22.00

 

 

Alla sua seconda tappa, dopo due mesi di esposizione a Roma, con successo di critica e consenso del pubblico, arriva a Gaeta la Mostra “I am Anna Magnani”, a cura dello  street artist campano Biodpi, al secolo Fabio Della Ratta, dedicata  alla grande attrice italiana (Roma, 7 marzo 1908 – Roma,  26 settembre 1973), al suo percorso artistico, alle sue vicende  biografiche e al suo mito.

 

L’evento, prodotto dalla società di comunicazione 21 Grammi e dal Lanificio, è patrocinato dalla Regione Lazio e dal Comune di Gaeta, è ospitato dalla Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea “Giovanni da Gaeta”, Palazzo San Giacomo  Via Lieto 2,  dal 12 luglio al 16 agosto 2013. Ingresso libero tutti i giorni dalle ore 18 alle ore 22. Chiuso il lunedìAnna Magnani

 

Per il Sindaco Cosmo Mitrano questa nuova offerta culturale della città di Gaeta si pone all’interno del percorso avviato dalla sua Amministrazione, di rivitalizzazione del tessuto economico – turistico attraverso investimenti culturali.

In assoluta controtendenzadichiara il Primo Cittadino rispetto ad un contesto generale che relega la cultura e le sue innumerevoli espressioni  ad un ruolo secondario nel processo di sviluppo economico del paese, generando tagli vistosi in questo settore,  noi riteniamo che la cultura  possa fungere da vero e proprio volano dell’economia. Siamo convinti che la promozione del territorio ed il miglioramento della sua accoglienza turistica dipendono molto dalla qualità di ciò che si offre: noi stiamo puntando sull’innalzamento del profilo qualitativo  degli eventi e delle manifestazioni per il rilancio della nostra città a livello nazionale ed internazionale. La Mostra I am Anna Magnani vuole essere l’alter ego contemporaneo dell’altra importante esposizione promossa dal Comune, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Lazio, allestita presso il Museo Diocesano Scipione Pulzone Da Gaeta a Roma alle Corti Europee”.

 

Dopo l’inaugurazione della Mostra di Scipione Pulzone – sottolinea l’Assessore alla Cultura Sabina Mitrano  che sta ottenendo grande successo, con più di 500 visitatori italiani e stranieri in due settimane, abbiamo voluto offrire in una prospettiva artistica completamente diversa, una nuova occasione di incontro con l’Arte Italiana. Un’ interessantissima esposizione dell’artista Biopdi che ha voluto rendere un doveroso omaggio, per il 40° anniversario dalla sua scomparsa, all’attrice simbolo del neorealismo italiano, icona incontrastata del cinema del dopoguerra”.

 

Alla Pinacoteca Culturale un red carpet, cui fa da sfondo una installazione di scatole di cartone dipinte, accoglierà i visitatori per condurli in uno spazio metafisico, in cui – su scatole di cartone riciclato – saranno disegnate strade, borgate e scorci tratti dai piani sequenza dei più celebri film della Magnani, mescolati ad immagini della Roma di oggi.

Alle pareti, ritratti dell’attrice e di chi ha lavorato con lei. Una reinterpretazione talvolta ironica che, però, non “mortifica” ma esalta la figura della Magnani e la sua Roma.

Nella splendida cornice della Pinacoteca Comunale “Giovanni da Gaeta” si potranno ammirare frammenti di vita privata e sguardi rubati sul set ed in teatro.

Attraverso stencil, decollage, poster e “graffi” l’artista reinterpreta la grande attrice Anna Magnani anche nell’intento di farla conoscere meglio ad un pubblico più giovane, che spesso insegue solo “bambole di cera” e bellezze effimere.

Una volta Anna Magnani disse al suo truccatore: “Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. Ci ho messo una vita a farmele venire”. Frase che quasi crea “sconcerto” per la sua grande attualità, in quanto sembra deridere o beffeggiare la moda sempre più dilagante di fermare il trascorrere del tempo.

L’artista Biodpi attraverso le sue colature di vernice e le sue decise pennellate ne esalta il fascino discreto, senza trucchi, che si offre come elemento di rottura dei canoni tradizionali di bellezza e in cui la malinconia degli sguardi e dei sorrisi diventa immagine indelebile, dalla quale traspare – sebbene a 40 anni dalla morte – una figura forte e contemporanea.

Una Anna Magnani che ancora oggi dà voce all’Italia che non si arrende e che non china la testa, per questo motivo l’artista non può non raffigurare anche una delle più alte ed intense espressioni del cinema mondiale, ossia l’indimenticabile scena finale del film “Roma città aperta” di Roberto Rossellini, pietra miliare del cinema neorealista.

Biodpi, a modo suo, ne racconta la sequenza, la prima della storia in cui la telecamera segue un personaggio in movimento. “Sora Pina” insegue disperatamente il camion sul quale i tedeschi hanno fatto salire il compagno di una vita, e poi si accascia a terra vinta dai mitra nazisti.

Il grande poeta Ungaretti, nel vedere questa scena, scrisse di lei: “T’ho sentita gridare “Francesco” dietro al camion dei tedeschi e non ti ho più dimenticata”.

 

Nel 1972 Anna Magnani appare per l’ultima volta sul grande schermo in un cameo concesso con affetto all’amico Federico Fellini per il suo “Roma”, dove interpreta se stessa e con questa immagine, chiaramente rielaborata, si chiude il percorso espositivo.

Dunque una Anna Magnani diva, ma soprattutto donna vera!

 


 

Anna Magnani

 

Con la sua recitazione naturale, spontanea e nel contempo incisiva, Anna Magnani ha dato alle pellicole in cui ha lavorato la veridicità della quale necessitavano.

Forte e tenace sullo schermo come nella vita, la Magnani ha sempre scelto con accuratezza i ruoli da interpretare, dando un volto a donne del popolo, donne che rappresentano l’Italia degli umili, che vivono i loro giorni a fatica, ma mai si lasciano sopraffare dagli eventi, anzi cercano con tutte le loro forze di dominarli.

Prendono così vita figure femminili indimenticabili, determinate, veraci, combattive, che difendono strenuamente i propri ideali e coloro che amano, spesso anche in modo troppo focoso e sanguigno; d’altronde l’attrice ha dato ai suoi personaggi molto del suo forte temperamento.

Anna Magnani non a caso è stata scelta dai più grandi maestri del cinema dell’epoca, quali Vittorio De Sica, Roberto Rossellini, Federico Fellini, Totò, Pier Paolo Pasolini.

“Nannarella”, come solevano chiamarla affettuosamente i suoi “fans”, è una delle poche personalità italiane ad avere una stella nella celebre Hollywood Walk of Fame, la famosa strada di Hollywood dove sono incastonate oltre 2000 stelle a cinque punte che recano i nomi di celebrità onorate per il loro contributo – diretto o indiretto – allo star system e all’industria dello spettacolo.

Ma non solo! Il 21 marzo 1956, infatti, è la prima interprete italiana nella storia degli Academy Awards a vincere il Premio Oscar come migliore attrice protagonista, conferitole per l’interpretazione di Serafina Delle Rose nel film La rosa tatuata, del 1955, con Burt Lancaster, per la regia di Daniel Mann. Per lo stesso ruolo ha vinto anche un BAFTA quale attrice internazionale dell’anno e il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico.

Si racconta, addirittura, che quando a bordo del Vostok, il 12 aprile 1961, Jurij Gagarin compì la prima rotazione della terra, dichiarò: “Saluto la fraternità degli uomini, il mondo delle arti, e Anna Magnani”.

Una donna che ha lottato tutta la vita contro una società maschilista, vincendo tante battaglie, tanti tradimenti, tante delusioni.

Una donna che ha vissuto, amato e lavorato rimanendo sempre se stessa.

Ha lasciato un segno indelebile sia artisticamente che umanamente.

I suoi travagli, la sua passionalità, la sua voglia di vivere hanno donato un’anima ad ogni suo personaggio e quasi sempre le hanno dato la possibilità di mostrare la redenzione di un intero popolo.

Per lei sono state scritte canzoni, poesie, celebrate mostre (nel 2002 persino il MoMA di New York le ha voluto rendere omaggio dedicandole una retrospettiva), che assieme alle interpretazioni che ci ha lasciato contribuiscono a tenere vivo il suo ricordo.

L’Artista

 

Biodpi, al secolo Fabio della Ratta, dopo aver appreso concetti filosofici sui muri dei wc,  ha deciso che il muro fosse il media migliore per comunicare le proprie idee. Ha studiato graphic design presso l’Istituto Superiore  di Design e frequentato il corso di laurea in Disegno Industriale presso la Seconda Università degli Studi di Napoli.

Ha partecipato con successo a mostre collettive e personali.

 

www.iamannamagnani.it


 


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