SABATO E DOMENICA AL TEATRO REMIGIO PAONE ULDERISCO PESCE PORTA IN SCENA IL NUCLEARE

storie di scorie

Teatro Bertolt Brecht – Ipab SS. Annunziata – Sabato 9 ore 20:30

– Domenica 10 Marzo ore 18:00- Ingresso 10 Euro/in abbonamento

 

“La maggior parte degli italiani crede che il referendum del 1987 abbia bloccato il nucleare in Italia e con esso qualsivoglia tipo di pericolo. E invece non è così. E lo dimostro in Storie di scorie”: così Ulderico Pesce descrive il suo spettacolo in scena Sabato 9 Marzo alle 20:30 e 10 Domenica alle 18:00 presso il Teatro Remigio Paone di Formia per la stagione Senza Sipario promossa dal Teatro Bertolt Brecht con il patrocinio dell’Ipab SS. Annunziata.

Uno spettacolo che non può lasciare indifferenti i cittadini del golfo chiamati a confrontarsi con la tanto chiacchierata centrale del Garigliano. Non questioni campate in aria ma “roba di casa nostra”: “Nello spettacolo parlo di vari incidenti nucleari avvenuti in questi ultimi anni di cui non ha mai parlato la stampa nazionale e dimostro che in Italia oltre i reattori nucleari dismessi ce ne sono altri attivi. Tra quelli dismessi il reattore di Latina che contiene 900 mc di scorie radioattive e quello del Garigliano, in provincia di Caserta, che contiene 2.200 mc di scorie radioattive”, spiega il regista.

Vincitore del Premio Franco Enriquez, del Premio Calandra e del Premio Nazionale Legambiente, Storie di Scorie vuole ricostruire in modo trasparente l’avvento dell’industria nucleare italiana, il pericolo che ancora oggi rappresenta e le modalità tecniche del funzionamento di una centrale atomica.
Il testo racconta la vita di Nicola, figlio di un contadino del Metapontino, in provincia di Matera, che per tutta la vita ha lavorato la terra. Il figlio Nicola, invece, lavora come addetto alle pulizie nel deposito nucleare della Trisaia di Rotondella, a due passi dalla masseria di famiglia dove, negli anni ’60, arrivarono 84 barre di uranio radioattivo provenienti dagli USA delle quali, 64 sono ancora conservate nel deposito lucano, altre riprocessate, altre ancora sono stoccate nel deposito nucleare della Casaccia a 25 chilometri a nord-est di Roma.

Nicola sarà tra gli organizzatori della protesta contro il decreto decreto 314 emanato dal Governo, secondo il quale a Scanzano Jonico, a due passi dall’azienda agricola del padre, dovrà nascere il deposito unico di scorie nucleari italiane e comincerà ad informare la popolazione sul pericolo del deposito nucleare della Trisaia di Rotondella dove ha lavorato per anni denunciando la situazione di alto rischio in cui vivono oggi i depositi nucleari di Saluggia (VC), della Casaccia di Roma, e le ex Centrali atomiche di Latina, del Garigliano (CE), di Caorso (PC), di Trino (VC).

Un teatro civile di profonda attualità raccontata attraverso una storia di vita, una battaglia che si articola tra le fila della storia di un Paese, tra gli intrecci legislativi, tra gli enigmi della salute, tra il labirinto di una realtà che molto spesso vogliamo far finta di non sapere.

 


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