Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, ha rassegnato le dimissioni in una lettera alla Verkhovna Rada, il parlamento ucraino. Lo ha comunicato il presidente dell’assemblea, Ruslan Stefanchuk, indicando che la richiesta sarà esaminata in una delle prossime sessioni plenarie. Secondo Ukrayinska Pravda, Andrei Sibiga, primo vice ministro degli Esteri, potrebbe sostituire Kuleba. Fonti del giornale suggeriscono che il governo sta preparando altri licenziamenti, ma il primo ministro Denis Shmygal rimarrà in carica. “Come promesso, questa settimana ci sarà un importante rimpasto di governo. Più del 50% dei membri saranno sostituiti”, ha scritto su Telegram David Arakhamia, leader dei parlamentari del partito di Zelensky. Intanto, la comunità internazionale condanna il bombardamento su una scuola e un ospedale a Poltava da parte dell’esercito russo, con un bilancio di 51 morti e 271 feriti. Anche il presidente USA Biden si è espresso sull’attacco. Nella notte, un bombardamento ha colpito Leopoli, uccidendo tre persone, tra cui due bambini. In Ucraina, oltre 8.000 pazienti sono stati trasportati dalle ambulanze di Medici Senza Frontiere (MSF) nei primi sette mesi dell’anno, trasferiti dalle strutture vicine al fronte verso ospedali più sicuri e meno affollati. C’è preoccupazione anche per le centrali nucleari nelle zone di guerra. Il capo dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), Rafael Grossi, ha discusso della sicurezza della centrale nucleare russa di Kursk con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.


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