(AGENPARL) – Roma, 03 ott  – “Sono tre le sollecitazioni alla mia interrogazione parlamentare dello scorso febbraio in cui chiedo al governo di intervenire per fare pressingsull’Enel”. Così il deputato socialista, Oreste Pastorelli riguardo allo stallo in cui versa la grande centrale di Porto Tolle (Ro), sul delta del Po, a pochi giorni dalla decisione della società elettrica di abbandonare il progetto di trasformare il polo in un grande impianto a carbone, e di ridimensionarlo, forse, creando una piccola centrale alimentata con energie rinnovabili. “Questa vicenda non può finire in un porto delle nebbie, con un impianto abbandonato da anni, e ridotto a un ammasso di rottami” ha ribadito Pastorelli. Proprio per questo si richiede che l’Enel, di fronte al governo, “la smetta con le ambiguità e le doppie verità”. “Porto Tolle è un luogo idoneo a investimenti nell’eolico e nel fotovoltaico – ha aggiunto l’esponente socialista – un luogo dove l’azienda dispone di un’area vasta con reti di trasporto elettrico già esistenti, un luogo dove può realizzare anche un centro per lo studio e lo sviluppo di nuove energie rinnovabili” ha concluso il deputato Psi.


Scopri di più da eu24news

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.