(AGENPARL) – Roma, 03 ott – Indennità di disoccupazione erogate ai lavoratori precari e chieste indietro dall’Inps cinque anni più tardi. È questa la situazione ai confini della realtà che stanno vivendo in queste settimane centinaia di co.co.co. della scuola, assegnisti di ricerca e dottorandi, che a partire dal 2007 avevano fatto richiesta dell’indennità una tantum per il sostegno al reddito.

Dall’inizio del 2014 infatti numerosi ex co.co.co., attualmente precari e/o disoccupati, si sono visti recapitare a casa una lettera dell’Inps con la quale si chiede la restituzione della somma erogata “erroneamente” in precedenza (mediamente 4000 euro). L’una tantum infatti esclude inspiegabilmente i collaboratori del pubblico impiego, ma a causa di una norma confusa e di dubbia interpretazione, molte sedi INPS negli anni passati hanno erogato il beneficio anche a tali lavoratori.

FLC CGIL e NIdiL CGIL ritengono assurdo che a distanza di numerosi anni l’Inps pretenda dai lavoratori precari la restituzione di un’indennità di disoccupazione, che è già del tutto inadeguata ed escludente. Cogliamo l’occasione per chiedere a gran voce che questa assurda distinzione fra lavoratori precari sia abolita quanto prima, e che gli ammortizzatori sociali siano garantiti a tutti, indipendentemente dalla tipologia contrattuale.

Il sindacato illustrerà la questione in una conferenza stampa in programma martedì 7 ottobre alle ore 13:00 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati (via della Missione, 4), alla quale parteciperanno due lavoratrici alle quali è stata già recapitata la lettera dell’Inps, l’on. Marco Miccoli (membro della Commissione Lavoro, PD), la segretaria confederale della CGIL Serena Sorrentino, Anna Fedeli (segretaria nazionale FLC CGIL) e Sabina Di Marco (segretaria nazionale NIdiL CGIL).

La conferenza stampa sarà preceduta da un “flash mob” in programma all’esterno di Montecitorio alle ore 12.30 circa.


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