(AGENPARL) – Roma, 03 ott – “Abbiamo già detto NO a nuovi tagli al personale scolastico e diciamo ancora   NO a nuovi ventilati tagli al personale ATA. Il “Piano Buona Scuola” perde   credibilità ogni giorno che passa e si conferma in continuità con le fallimentari   politiche dei Governi precedenti.  Abbiamo motivato la nostra opposizione ai tagli commentando punto per   punto il Piano del Governo sulla scuola e spiegato che essi non vanno   d’accordo con la “buona scuola”.  L’assenza clamorosa di investimenti anche nel settore dei servizi – niente   organico funzionale Ata, zero immissioni in ruolo, ulteriori tagli sul personale   tecnico e amministrativo – è un vuoto da colmare. Amministrativi, tecnici   e collaboratori scolastici sono indispensabili per avere scuole accoglienti,   sicure e che funzionino. Per funzionare le scuole hanno bisogno di tutte   le professionalità e non solo dei docenti. E invece il governo si appresta a   licenziare oltre 5.000 precari Ata ( dietro ci sono altrettante famiglie) e ad   azzerare le supplenze. E questa il governo la chiama lotta alla precarieta’ ?   Questa sarebbe la Buona Scuola?  Tagli lineari, riduzioni di personale e dimensionamenti selvaggi non sono   gli ingredienti di una riforma, perché sono elementi distruttivi. E non si può   pensare di rifinanziare le scuole prendendo risorse dai tagli alle scuole, alle   università e alla ricerca.  Non ci può essere il gioco delle tre carte sulle risorse!   Il Governo ci dica quali sono gli investimenti possibili per migliorare la qualità   della scuola pubblica e quali sono i tempi per la stabilizzazione del personale.   Le risorse possono essere trovate utilizzando i fondi strutturali, introducendo   una tassa sulle transazioni finanziarie e una patrimoniale sulle grandi   ricchezze e sulle rendite improduttive, possono derivare dalla lotta   all’evasione fiscale e dall’abbandono definitivo di inutili spese militari”.
Lo dichiara in una nota Mimmo Pantaleo seg.gen.FLC CGIL


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