(AGENPARL) – Perugia, 02 ott – L’assessore regionale all’innovazione e sistemi informativi, Fabio Paparelli, ha risposto questa mattina, durante i lavori della Prima commissione, all’interrogazione con cui Oliviero Dottorini (Idv) chiedeva conto dello stato di attuazione della legge regionale ‘n.11/2206’ su pluralismo informatico e software libero. Per Dottorini, nonostante i ritardi nell’applicazione della normativa, appare evidente l’intenzione dell’Esecutivo di Palazzo Donini di perseguire gli obiettivi della legge.  “Sono soddisfatto della risposta dell’assessore Paparelli: anche se dopo 8 anni la legge non può dirsi pienamente applicata, sembra chiaro che la volontà della Giunta è quella di muoversi nella giusta direzione”. Così il consigliere Oliviero Dottorini (Idv) ha replicato alla risposta che l’assessore all’innovazione e sistemi informativi ha fornito all’interrogazione sull’applicazione della legge regionale “n.11/2006” sul pluralismo informatico e la diffusione di software a sorgente aperta. Rispondendo all’atto ispettivo del consigliere Dottorini, Fabio Paparelli ha spiegato che la legge ha trovato piena applicazione in Consiglio regionale, mentre negli uffici della Giunta la migrazione sta ancora procedendo. “Dei circa 1200 personal computer della Regione – ha detto – circa 700 lavorano con il sistema operativo Windows Xp mentre i restanti le utilizzano una versione più recente. Pur essendo terminata l’assistenza della Microsoft agli utenti di Xp esistono sistemi di sicurezza anche più avanzati che garantiscono i dipendenti che lavorano con questo sistema. La Giunta sta gradualmente migrando verso sistemi open source, anche per quanto riguarda i server, in parallelo con la sostituzione delle vecchie macchine. Esistono effettivamente delle resistenze culturali all’interno della ‘pubblica amministrazione allargata’, anche verso la migrazione al datacenter unitario di Terni. Siamo passati a sistemi open source anche per la posta elettronica e per la piattaforma a supporto del sistema di open data Dati.Umbria.it. Il passaggio dal pacchetto Office a Libreoffice è allo studio della Giunta, soprattutto per quello che concerne le questioni della sicurezza informatica. La migrazione verso sistemai aperti sarà uno degli obiettivi della società
‘Umbria digitale’ e sarà previsto nel suo piano industriale”.


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