(AGENPARL) – Roma, 02 ott – “Non si torna indietro. Il settore bancario attraversa una fase di forti cambiamenti strutturali e non tornerà mai ai livelli precrisi”.

Il prof. Giuseppe Lusignani di Prometeia intervenuto ai lavori del Consiglio Generale della Fiba Cisl a Castelnuovo del Garda (Verona),  ha presentato alla platea lo scenario del settore già illustrato in ABI nel corso delle trattative per il rinnovo del contratto.

Contrazione di redditività ai minimi storici e più marcata in Italia, crisi del modello di intermediazione, meno credito …In caso di ripresa economica potremo recuperare parte di ciò che si è perduto, ma tassi di crescita di una volta non li rivedremo mai più.  E poi i dati sui costi e la necessità di intervenire sulla riorganizzazione della rete di sportelli, su investimenti in tecnologia e formazione, perché la diversificazione e’ un modello ineludibile.

Un’analisi che la Fiba condivide per quanto riguarda i numeri, ma che non va accettata acriticamente: il segretario generale della Fiba Cisl, Giulio Romani ricorda che si tratta di uno spunto per la discussione politica. E che è’ stata richiesta  per la discussione tra le parti del rinnovo del contratto del credito.

Un rinnovo difficile e complesso, che difficilmente si potrà chiudere in tempi  brevi, visto che il tavolo si è arenato sulle code del contratto 2012: la tabellizzazione  dell’Edr (elemento distinto della retribuzione) e il ripristino del modo ordinario per il calcolo del TFR, che ABI vuol fare slittare di qualche mese nonostante le previsioni stabilite nel contratto 2012 e su cui i sindacati chiedono il rispetto degli impegni.

“Contratto a costo zero e’ il refrain del capo delegazione Profumo, – ha detto Romani – ci troviamo di fronte ad un muro di gomma. “

“Non abbiamo ancora aperto un vero confronto sul rinnovo del contratto perché non abbiamo ancora affrontato i contenuti della  piattaforma. Difficile fare previsioni sui tempi – ha sottolineato Romani – e un rinnovo del contratto condizionato dalla fase di emergenza nella quale si trova il Paese e il sistema, dovrà prevedere tavoli di confronto in ABI per discutere sui modelli di business delle banche. La proposta di modello di banca deve fare da cornice al confronto e agli accordi che si dovessero raggiungere nei gruppi e nelle aziende.

Il segretario della Fiba, infatti, definisce il nostro contributo,  come il  ” minimo comun denominatore” che identifica vision,  mission di tutte le aziende bancarie.. Ed oggi il MCD e’ occupazione, imprese, risparmio, sviluppo.

Al centro dei lavori del Consiglio Generale, oltre ai temi del lavoro dell’Agenda politica del Paese, Job act e in particolare art.18 ( ” un attacco al sindacato”), gli altri rinnovi contrattuali in corso, credito cooperativo e assicurazioni, dove si presentano le medesime difficoltà e criticità, dovute allo scenario di crisi.


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