(AGENPARL) – Roma, 02 ott – “Non è assolutamente vero che tutto il sistema delle imprese è contrario al TFR in busta paga, come sostenuto da Il. Sole 24 ore e da altri organi di stampa” è il commento diDino Piacentini, Presidente di Aniem, l’associazione delle piccole e medie imprese edili manifatturiere che raggruppa circa 8.000 piccole e medie imprese aderenti al sistema Confimi Impresa. Che continua: “la voce della rappresentanza del mondo imprenditoriale non è tutta appiattita sulle solite posizioni conservatrici che nulla vogliono cambiare come se i mercati e l’occupazione andassero bene. Chiediamo di dar voce e spazio anche a coloro che rappresentano legittimamente una posizione diversa, ritenendo di contribuire ad una necessaria stagione di riforme strutturali”. “Siamo convinti che per mettere in campo un’azione strutturale ed anticiclica dobbiamo mettere il Tfr in busta paga per intero, magari a titolo volontario e senza tassarlo come la retribuzione ordinaria, ma utilizzando una fiscalità ridotta”, prosegue il Presidente di Aniem. “Le imprese devono svolgere il loro ruolo ed essere in grado di costruire e consolidare un rapporto fiduciario con i lavoratori. –conclude Dino Piacentini- “Ma anche lo Stato deve fare la sua parte garantendo il sostegno finanziario attraverso uno strumento di tipo pubblico. Il sistema Paese deve comprendere che se non rimettiamo in moto, in modo rapido ed incisivo, la crescita e la capacità di consumo non ci sarà futuro per alcuna impresa, di qualunque dimensione sia. Stiamo proponendo di dare una mensilità in più a tutti i lavoratori, è un tema fondamentale, smettiamola di ragionare di problemi complessi con logiche antiche.”

 


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