PECHINO (com) – La Guardia costiera cinese ha adottato oggi “misure di controllo” in risposta a una nave filippina accusata di essere entrata nelle acque vicino alle secche di Sabina, nel Mar Cinese Meridionale, l’ultimo teatro dello scontro sempre più teso tra Pechino e Manila, parte del complesso dossier di dispute territoriali. “La nave filippina 3002 si è introdotta illegalmente nelle acque vicine a Kianbin Reef nelle isole Nansha senza il permesso del governo cinese”, ha riferito l’emittente statale CCTV, utilizzando i nomi cinesi per Sabina Shoal e isole Spratly. “La guardia costiera cinese ha adottato misure di controllo nei confronti della nave filippina in conformità con la legge e le normative”, ha aggiunto la CCTV. Oggi, parlando della visita a Pechino del consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan, in programma da martedì 27 a giovedì 29 agosto, la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning ha trattato anche le tensioni nel Mar Cinese Meridionale e ha criticato il ruolo degli USA, storico alleato delle Filippine. La Cina ha una base storica e legale “per la sua sovranità territoriale e i suoi diritti marittimi” nelle acque contese e i Paesi della regione “hanno piena fiducia, saggezza e capacità di gestire la questione” dei contenziosi. I Paesi al di fuori della regione, in particolare, “non dovrebbero impegnarsi in azioni capaci di provocare scontri e di aumentare le tensioni”, ha detto Mao.


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