Roma – (com) L’Italia accelera la trasformazione digitale adottando il modello “Government as a Platform” per migliorare i servizi pubblici digitali. Questo approccio si basa su quattro pilastri fondamentali: dataset condivisi, piattaforme centralizzate, interoperabilità applicativa e infrastrutture scalabili e sicure.

Tra i principali risultati:

  • ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente): tutti i Comuni italiani aderenti e 15 certificati anagrafici scaricabili online dai cittadini.
  • Fascicolo Sanitario Elettronico: 21 milioni di italiani con documenti pubblicati, anche se l’interoperabilità completa è ancora da raggiungere.
  • Dati.gov.it: eccellenza europea con oltre 63.000 dataset open data disponibili.

Le piattaforme digitali mostrano un progresso significativo:

  • pagoPA ha superato i 300 miliardi di euro di transazioni grazie a 420 milioni di pagamenti digitali.
  • L’App IO, con 42 milioni di download, offre oltre 335.000 servizi di 15.000 enti.
  • L’identità digitale è un successo consolidato: 39 milioni di italiani usano SPID e 49 milioni possiedono la CIE, con il recente lancio dell’IT Wallet.

Sul fronte dell’interoperabilità, la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) ha facilitato 380 milioni di scambi tra i 7.600 enti aderenti. Nelle infrastrutture, il Polo Strategico Nazionale ospita già dati critici per oltre 100 enti, con 500 piani di migrazione avviati. La migrazione al cloud di Comuni, scuole e ASL/AO procede speditamente: oltre 4.000 enti hanno completato il processo, avvicinandosi all’obiettivo PNRR di 12.464 enti migrati entro il 2026.

L’Italia si conferma protagonista dell’innovazione digitale in Europa, centrando gli obiettivi del PNRR con largo anticipo.

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