Roma – Strasburgo – La Commissione giuridica (JURI) del Parlamento europeo ha ufficialmente aperto le procedure per valutare la revoca dell’immunità parlamentare di due eurodeputati: Ilaria Salis, esponente di Alleanza Verdi Sinistra (The Left), e Peter Magyar, leader del partito di opposizione ungherese Tisza.

La riunione, tenutasi oggi a porte chiuse nella sede di Strasburgo, ha dato il via formale al processo che potrebbe culminare con un’audizione per entrambi i deputati a metà febbraio. Le date più probabili per le audizioni sono il 13 e il 17-18 febbraio, quando la commissione JURI tornerà a riunirsi.

La richiesta di revoca dell’immunità per Ilaria Salis arriva in seguito a presunte accuse legate alla sua attività politica. Tuttavia, la deputata ha sempre dichiarato di agire in piena trasparenza e nel rispetto delle norme europee. “Sono pronta a collaborare e a chiarire ogni aspetto della vicenda. La mia priorità rimane la lotta per un’Europa più giusta e sostenibile”, ha dichiarato in una recente intervista.

Diversa è la situazione per Peter Magyar, che si trova nel mirino delle autorità ungheresi per presunte irregolarità finanziarie legate al suo partito. Magyar ha denunciato più volte una persecuzione politica orchestrata dal governo ungherese, di cui è uno dei più accesi oppositori.

La procedura per la revoca dell’immunità parlamentare è un passaggio delicato che richiede un attento esame delle richieste avanzate dagli Stati membri. La commissione JURI, dopo aver ascoltato le parti coinvolte, presenterà un rapporto che sarà sottoposto al voto del Parlamento europeo in sessione plenaria.

La vicenda di Salis e Magyar solleva questioni di grande rilevanza politica e giuridica, alimentando il dibattito sull’equilibrio tra l’immunità parlamentare e la necessità di garantire la giustizia.
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