Un padrone teneva il mio cuore
la mia anima tratteneva il sogno
la luce del momento
diveniva forza.
Poi il  buio di una notte infinita
soggiogò sogno cuore e anima
e tutto sembrò vacillare.
Piangendo abbandonai il sogno
perdendo così una parte di te.
Senza meta vagai
ascoltando voci
scrutando anime
scaldandomi in altri cuori.
Regina o Gitana?
Riprendere cuore e regno
o vagare in cerca di?
Tempo
voglio tempo
altro tempo per me
mentre immagini senza sonoro
piovono sul mio cammino.
Tu sconosciuto,
tu che non parli ma il sonno mi parla di te
abbracciami ora
prima che l’uomo dall’orologio rotto
mi raggiunga
e la mia mano e la sua si ritrovino
e di me, per te, non resti che un ologramma.

Silveria Aroma

inedita 2012


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