BRUXELLES – Termina oggi (25 settembre) il Global Renewables Summit, evento di 3 giorni ospitato a New York, a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e incentrato sulle energie rinnovabili.

Organizzato dalla Global Renewables Alliance e da Bloomberg Philanthropies – in collaborazione con la Commissione europea e i governi di Barbados e Kenya, con la Presidenza della COP28, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Rinnovabile, Sustainable Energy for All e con il Center on Global Energy Policy – l’evento rappresenta uno dei momenti chiave di confronto globale sullo stato attuale delle energie rinnovabili, e mette insieme settore pubblico e privato, filantropi, organizzazioni internazionali e mondo accademico, dimostrando così lo slancio collettivo e la determinazione ad accelerare il ritmo e la portata della transizione verso l’energia rinnovabile.

“La transizione energetica pulita richiede investimenti massicci, ovunque nel mondo”, ha dichiarato la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen, intervenendo nel dibattito. “Ciò è particolarmente vero per i Paesi e le regioni in cui mancano capitali accessibili e i costi sono così elevati da costituire un ostacolo all’elettrificazione. La finanza pubblica svolgerà un ruolo cruciale nel portare avanti la transizione verso l’energia pulita. L’Europa continuerà a fare la sua parte”, ha aggiunto.

“Nel 2022, con la nostra strategia di investimento Global Gateway, abbiamo mobilitato 28 miliardi di euro di finanziamenti pubblici per sostenere i Paesi emergenti nella riduzione delle emissioni e nell’adattamento ai cambiamenti climatici, ma non ci limitiamo a fornire sovvenzioni. Utilizziamo anche i fondi pubblici europei per limitare il rischio per gli investimenti e avere un effetto moltiplicatore. Ma è chiaro che i finanziamenti pubblici non saranno sufficienti per raggiungere i nostri obiettivi globali”, ha proseguito von der Leyen, facendo intendere la necessità di una grossa mano d’aiuto anche da parte del settore privato.

“Dobbiamo iniziare ad allineare tutti i flussi finanziari globali agli obiettivi dell’Accordo di Parigi, e questo significa mobilitare anche il capitale privato“, ha infatti aggiunto. “Noi possiamo contribuire a questo obiettivo perché, quando noi, come governi o organizzazioni internazionali, fissiamo gli obiettivi globali per le energie rinnovabili, stabiliamo anche la rotta futura per le imprese. Quando sviluppiamo strumenti di de-risking, rafforziamo le motivazioni commerciali per gli investimenti puliti. E quando sosteniamo pubblicamente le innovazioni più innovative, ne facilitiamo l’adozione sul mercato. Sono certa che anche i rappresentanti del settore privato sono pronti a intraprendere questo viaggio”.

La presidente ha concluso il suo intervento con un appello ai presenti, chiedendo loro di prepararsi per la Cop29, luogo e momento per “presentare nuovi progetti a sostegno dei nostri obiettivi”.


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