Roma (eu24news.eu) – La Capitale si prepara alla prima edizione di “Corri Libera”, la corsa simbolica promossa da Giorgia Meloni per ribadire il no alla violenza sulle donne. Appuntamento domenica 23 novembre, ore 10 al Colosseo, cinque chilometri fino ai Fori Imperiali. Un’iniziativa semplice, pensata per coinvolgere tutti: “bastano scarpe comode”, ha detto la premier. Al Parco del Colle Oppio sarà allestito anche un villaggio istituzionale con stand informativi, come annunciato dal Ministero per le Pari Opportunità.
Accanto all’evento pubblico, arriva un passaggio politico più sostanziale. La Commissione Giustizia della Camera ha approvato, all’unanimità, l’emendamento che introduce nel codice penale il concetto di “consenso libero e attuale” come condizione necessaria per qualificare un rapporto sessuale come lecito. È la modifica che aggiorna l’articolo 609-bis: non serve più dimostrare la costrizione fisica, basta l’assenza di un sì esplicito e presente.
Il testo, firmato da deputate Pd e FdI, è il risultato di una trattativa che ha visto coinvolte direttamente Giorgia Meloni ed Elly Schlein, protagoniste di un confronto telefonico che ha sbloccato lo stallo politico. Un accordo raro in questa legislatura, arrivato proprio mentre in Aula montava lo scontro tra maggioranza e opposizioni sul tema della violenza di genere.
La nuova norma prevede pene da sei a dodici anni e amplia la tutela anche ai casi in cui la vittima si trovi in condizioni di vulnerabilità — economica, psicologica o emotiva — elemento che allarga il perimetro delle situazioni rilevanti per la legge. Una correzione attesa, in linea con gli standard internazionali. Le iniziative arrivano a ridosso della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che quest’anno vede mobilitazioni in tutta Italia e un calendario fitto anche nelle istituzioni. La combinazione tra un evento pubblico di grande visibilità e una revisione normativa condivisa che segna una settimana politicamente rilevante sul tema. Resta ora da capire quali saranno i prossimi passaggi attuativi e come il Parlamento tradurrà l’accordo in una riforma definitiva.
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