Presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen

Bruxelles – Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, non cede alle pressioni e conferma la struttura del Collegio dei Commissari, forte del sostegno del PPE, vincitore delle elezioni europee, e dell’uscita di scena di figure come Margrethe Vestager, Thierry Breton e Josep Borrell. Neppure gli scricchiolii nell’alleanza con i socialisti (S&D) e gli errori politici dell’alto rappresentante Kaja Kallas sembrano scalfire la sua linea.

Al centro delle critiche del gruppo S&D c’è l’assenza di un commissario dedicato esclusivamente al mercato interno e alla tutela dei consumatori. L’europarlamentare romena Maria Grapini ha firmato un’interrogazione, sostenuta dal suo gruppo e dalla commissione Mercato Interno del Parlamento Europeo, per chiedere chiarimenti. Le perplessità si fondano anche sui rapporti di Letta e Draghi, che indicano il mercato interno come pilastro fondamentale dell’Ue. I malumori dei socialisti potrebbero trovare eco in altri gruppi parlamentari, ma von der Leyen resta irremovibile.

In una risposta netta, la presidente ha chiuso la porta a qualsiasi revisione: “La struttura del Collegio, presentata il 17 settembre 2024 e approvata dal Parlamento il 27 novembre 2024, non sarà modificata”. Ha sottolineato che il lavoro di squadra tra i commissari garantirà un coordinamento efficace su tutte le priorità, mercato interno incluso, e ha promesso una stretta collaborazione con il Parlamento, in particolare con la commissione Mercato Interno e Protezione dei Consumatori.

Von der Leyen tira dritto, convinta che il modello attuale sia sufficiente a mantenere il mercato interno e la tutela dei consumatori al centro dell’agenda Ue, nonostante le tensioni con i suoi alleati socialisti.

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