Strasburgo – “È difficile votare una vicepresidente come Teresa Ribera, che propone una visione così ideologica e scollegata dalla realtà economica”. 

Con queste parole Fulvio Martusciello, capogruppo di Forza Italia al Parlamento Europeo, ha commentato le dichiarazioni di Teresa Ribera, vicepresidente esecutiva designata della Commissione Europea e responsabile per le politiche ambientali dell’UE. Ribera, preparandosi a rispondere alle domande scritte degli eurodeputati, ha confermato il suo pieno appoggio allo stop delle auto diesel e benzina entro il 2035, sostenendo che tale misura garantirà “prevedibilità” per gli investitori e favorirà lo sviluppo degli e-fuels per raggiungere la neutralità climatica.

Martusciello ha espresso forte disaccordo con questa posizione, definendola “radicale e irrealistica”. “Non possiamo accettare che l’industria automobilistica, soprattutto quella italiana, paghi il prezzo di una transizione così brusca e imposta dall’alto. Migliaia di posti di lavoro sono a rischio”, ha sottolineato.

Richiamando le parole del ministro degli Esteri Antonio Tajani, Martusciello ha aggiunto: “Come ha giustamente ribadito più volte Tajani, gli obiettivi ambientali devono essere ambiziosi ma raggiungibili. Puntare esclusivamente su una soluzione unica, come gli e-fuels, senza considerare alternative come i biocarburanti, è un errore che potrebbe causare gravi danni all’economia industriale italiana”.

Il numero uno degli azzurri a Bruxelles ha concluso ricordando che, “alla fine della scorsa legislatura, si era giunti alla conclusione che le auto elettriche, favorendo la produzione cinese, rischiano di compromettere il mercato europeo che fatica a competere con i prezzi e le tecnologie offerte dai produttori cinesi” .


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