Taiwan – Le tensioni tra Taiwan e Cina tornano a crescere dopo che Pechino ha annunciato nuove esercitazioni militari nelle acque al largo dell’isola. Il ministero della Difesa di Taipei ha risposto all’attivazione delle manovre cinesi mettendo in stato di allerta le proprie forze armate, in un’escalation che potrebbe accentuare l’instabilità nella regione.

La Cina continua a considerare Taiwan una parte inalienabile del proprio territorio e vede con crescente ostilità le politiche di rafforzamento militare adottate da Taipei. Zhu Fenglian, portavoce dell’Ufficio per gli Affari di Taiwan, ha dichiarato che l’aumento del budget per la difesa dell’isola, oltre il 3% del PIL, non garantirà maggiore sicurezza, ma al contrario, renderà Taiwan una “polveriera”.

Secondo Pechino, la posizione del Partito Democratico Progressista (DPP), guidato dal presidente William Lai, alimenta il separatismo e rappresenta un rischio per la stabilità della regione.

Dal canto suo, Taiwan ribadisce il diritto a rafforzare le proprie difese per proteggere la democrazia e l’indipendenza dell’isola. Il governo di Lai sostiene che l’incremento delle spese militari sia una risposta necessaria alle crescenti pressioni militari cinesi, tra cui l’intensificazione delle incursioni aeree nello spazio di difesa taiwanese e le esercitazioni navali nei mari circostanti.

L’annuncio cinese giunge in un momento di alta tensione nelle relazioni USA-Cina, con Washington che continua a sostenere Taiwan attraverso la vendita di armamenti e collaborazioni strategiche. Un’eventuale escalation militare nell’area potrebbe avere ripercussioni economiche e geopolitiche su scala globale, specialmente nel settore tecnologico, dato il ruolo centrale di Taiwan nella produzione di semiconduttori.

Gli occhi del mondo restano puntati sullo Stretto di Taiwan, mentre l’equilibrio della regione si fa sempre più fragile.


Scopri di più da eu24news

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.