Tel Aviv attacca una TV pro-Hezbollah; oltre 2.500 morti in Libano dall’inizio del conflitto.
Beirut – L’escalation tra Israele e Hezbollah continua, con raid aerei israeliani su Beirut e altre aree del Libano. Una stazione televisiva legata a Hezbollah è stata colpita. Anche Damasco ha subito bombardamenti.
Le forze israeliane hanno arrestato oltre 200 sospetti terroristi nel nord della Striscia di Gaza. Il conflitto, iniziato a ottobre 2023, ha già causato numerose vittime, colpendo gravemente i civili.
Il ministero della Sanità libanese aggiorna il bilancio: 28 morti e 139 feriti negli attacchi di ieri. Dall’inizio del conflitto, i morti in Libano sono 2.574 e i feriti 12.001. Le infrastrutture civili, come ospedali e scuole, sono state danneggiate.
La situazione è critica anche a Gaza. L’ONU ha denunciato l’uccisione di un dipendente dell’UNRWA. Il segretario generale dell’ONU ha chiesto un cessate il fuoco immediato.
Il conflitto tra Israele e Hezbollah è peggiorato dopo mesi di tensioni. Hezbollah ha lanciato missili contro Israele, provocando ritorsioni israeliane contro le infrastrutture del gruppo, inclusa la rete televisiva.
Le IDF dichiarano che i bombardamenti sono una risposta agli attacchi di Hezbollah. La comunità internazionale è preoccupata per le vittime civili e il rischio di escalation.
In Libano, la crisi umanitaria peggiora. Le infrastrutture danneggiate costringono migliaia a sfollare, e l’accesso a cibo e assistenza è limitato. Il sistema sanitario è sotto pressione.
Anche in Siria la situazione è critica. I raid israeliani su Damasco mirano a colpire obiettivi legati all’Iran, ma danneggiano anche i civili.
Nonostante gli appelli per la cessazione delle ostilità, il conflitto sembra destinato a continuare. Le Nazioni Unite chiedono un cessate il fuoco per consentire l’arrivo degli aiuti, ma Israele e Hezbollah non sembrano disposti a fermarsi.
Il mondo guarda con preoccupazione, temendo che il conflitto si espanda ulteriormente, destabilizzando il Medio Oriente.
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