(AGENPARL) – Perugia 01 ott – Nicchie chiuse nelle valli umbre, tesori nascosti che la manifestazione “Storie di ville e giardini” è riuscita far riscoprire ai ‘viaggiatori-turisti’. Cancelli che si sono aperti rivelando uno scrigno inaspettato composto da recuperi di antiche mura e valorizzazione di preziosi giardini. Con la visita al Castello di Bagnara a Solfagnano si è chiusa l’11esima edizione di “Storie di ville e giardini…in settembre”, realizzata dalla Provincia di Perugia in collaborazione con l’associazione Dimore Storiche Italiane sezione Umbria e soprattutto grazie all’impegno e alla volontà dei dipendenti del settore turismo che non hanno voluto interrompere questa importante manifestazione, diventata ormai una tradizione consolidata per la Provincia. Le cifre parlano chiaro: 300 i partecipanti nelle 4 visite guidate previste e circa 500 le prenotazione complessive per vistare: Borgo Colognola (Cenerente), Palazzo Pongelli (Todi), Abbazia dei Sette Frati (Piegaro) e il Castello di Bagnara (Solfagnano). Quest’ultimo è situato all’interno dell’antica azienda agricola di Bagnara nel cuore della Media Valle del Tevere, in pianura, a pochi chilometri a nord di Perugia. La zona è posta all’interno del ‘corridoio bizzantino’ con 5 castelli nel raggio di pochi chilometri. Dal 1901 la struttura è la residenza privata dei Conti Giunta Tremi, attuali proprietari della tenuta e discendenti diretti dei Bonaparte tramite 2 fratelli di Napoleone I: Giuseppe (re di Napoli, re di Spagna) e Luciano (principe di Canino e Musignao). Dal 2015 sarà disponibile per eventi esclusivi di alto livello. A guidare ed accogliere i visitatori è stata la contessa Zenaide Giunta di Fiume che, con grande cortesia, ha spiegato le origini storiche del complesso e le caratteristiche del meraviglioso Giardino all’Italiana costituito da una serie di viali con siepi di bosso che si intersecano. Il Castello attualmente presenta una forma ad “Y” e la prima costruzione risale all’XI secolo. In seguito, nel XIV secolo, venne costruita la Torre-Palazzo rotonda, collegata alla costruzione più antica. Il “Palazzo di Bagnara” fu realizzato nel secolo successivo e attaccato alla torre, composta da 3 piani collegati da una ampia scala elicoidale classica rinascimentale, realizzata all’interno di una seconda torre più piccola. Un vero e proprio fiore all’occhiello dell’intero complesso è il giardino all’italiana che venne, realizzato dopo la fine della seconda guerra mondiale e presenta piante di Lagestruemia, alberi di Tasso, Rose canine, e Begonie. Il parco, invece, attualmente contiene alberi monumentali di Cedro del Libano, muri di Elci, Pini, viali di Cipressi ed Elci, Magnolie e Tigli monumentali, muri di Lauro Ceraso e cespugli di fiori e rampicanti. Deliziosa la piccola Cappella dedicata a San Carlo Borromeo, ancora consacrata, risalente al XVII sec . (info@letorridibagnara.it).
Scopri di più da eu24news
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.