Orbán chiude all’euro: “L’Europa è in uno stato di disintegrazione”

Budapest (eu24news.eu) – Viktor Orbán chiude, definitivamente, la porta all’euro. In un’intervista rilasciata, ieri, a EconomX, il primo ministro ungherese ha dichiarato che l’Ungheria non adotterà la moneta unica, definendo l’Unione Europea in uno stato di “disintegrazione“. Secondo Orbán, legare ulteriormente il destino del Paese all’UE sarebbe un errore strategico. Attualmente, l’Ungheria non soddisfa i criteri per l’adozione dell’euro e non dispone di una clausola di opt-out come la Danimarca.

Una dura presa di posizione che si inserisce in un contesto di crescente distanza tra Budapest e Bruxelles. Orbán, solo qualche giorno fa, aveva infatti anche ha criticato l’UE per il suo sostegno all’Ucraina e per le politiche di difesa comune, ritenendo che tali scelte possano danneggiare l’Europa, minacciando  di bloccare il bilancio pluriennale dell’UE se non verranno rilasciati i fondi sospesi per violazioni dello stato di diritto.

Una dichiarazione che precede di qualche ora la decisione di oggi del Parlamento europeo, di respingereo la richiesta ungherese di revocare l’immunità parlamentare all’eurodeputata Ilaria Salis, accusata da Budapest di attività sovversive. Una votazione segreta che ha evidenziato divisioni all’interno del Partito Popolare Europeo, con alcuni membri contrari alla linea dura di Orbán.

In vista delle elezioni parlamentari previste per la primavera del 2026, Orbán sta adottando misure economiche per stimolare l’economia, come l’introduzione di prestiti agevolati per le piccole e medie imprese. Tuttavia, gli analisti avvertono che queste politiche potrebbero aumentare il deficit pubblico, già previsto in crescita al 4,5% del PIL

La decisione di non adottare l’euro riflette una strategia di rafforzamento della sovranità nazionale, ma potrebbe isolare ulteriormente l’Ungheria in un’Europa sempre più integrata. La sfida per Orbán sarà bilanciare il desiderio di indipendenza con la necessità di cooperazione internazionale.