Bruxelles – “La fusione nucleare non è più solo un tema di ricerca, ma una realtà industriale che l’Europa deve sostenere con determinazione per non lasciare che altri attori globali ne dettino le regole.” Lo ha dichiarato Letizia Moratti, europarlamentare del PPE e Presidente della Consulta nazionale di Forza Italia, intervenendo al convegno “Status of nuclear fusion research” svoltosi oggi al Parlamento europeo di Bruxelles, insieme con il capodelegazione di ECR, Nicola Procaccini.
“Ringrazio il collega Nicola Procaccini per l’invito a introdurre questo importante evento e tutti i rappresentanti dell’industria e del mondo accademico per i loro contributi di grande valore” ha proseguito Moratti. “La competitività europea dipende dalla nostra capacità di sostenere e sviluppare tecnologie innovative. L’energia pulita è una priorità, ma non possiamo limitarci a fissare obiettivi senza garantire strumenti adeguati per raggiungerli. Un impegno che ho perseguito sin dal 2005 quando, come Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca contribuii in maniera decisiva a far assegnare all’Europa il progetto ITER-International Thermonuclear Experimental Reactor. Dopo una lunga trattativa con Stati Uniti, Russia, Cina, Giappone, Corea del Sud, fu scelta la città di Cadarache, in Francia. L’Italia, attraverso l’ENEA e altre istituzioni scientifiche, ha avuto un ruolo attivo nel progetto, con la partecipazione di centri di ricerca italiani e aziende specializzate nella realizzazione di componenti per il reattore sperimentale “
Moratti ha sottolineato come il settore privato si muova spesso più rapidamente della politica, investendo già da tempo nella ricerca sulla fusione nucleare, una tecnologia rivoluzionaria in grado di produrre energia in modo sicuro e sostenibile. “Il PPE ed ECR hanno una visione chiara per un cambio di approccio: la politica deve sostenere la ricerca e lo sviluppo con azioni concrete e mirate.”
L’europarlamentare ha poi evidenziato due pilastri fondamentali per il futuro della fusione nucleare in Europa:
1. Un quadro politico coerente e coordinato: “L’Unione Europea deve promuovere un ambiente normativo armonizzato che supporti lo sviluppo delle nuove tecnologie nucleari, garantendo stabilità e prevedibilità per gli investitori e gli operatori industriali. L’Italia sta già guidando questo percorso con il recente disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 febbraio, che riconosce la fusione come una fonte energetica innovativa e distinta.”
2. Migliorare il trasferimento tecnologico: “L’Europa deve investire e consentire al mercato del risparmio europeo di investire nella ricerca e nello sviluppo della fusione nucleare. La ricerca esiste ed è avanzata, ma spesso non riusciamo a trasformarla in tecnologia. La cooperazione tra istituzioni di ricerca e partner industriali sarà determinante per rendere l’Europa un leader globale nella tecnologia nucleare sicura ed efficiente.”
Moratti ha infine lanciato un monito sulla necessità di un’azione tempestiva da parte dell’UE: “Se non agiamo rapidamente, rischiamo di perdere la leadership tecnologica, come è già accaduto con i pannelli solari, sviluppati in Europa ma prodotti altrove. L’evento di oggi rappresenta un appello all’azione e un manifesto per tutte le forze politiche europee a sostegno delle tecnologie del futuro. La fusione nucleare è una risorsa strategica per la competitività dell’Europa e per il raggiungimento degli obiettivi ambientali e industriali dell’Unione Europea. Agiamo ora, con rapidità e ambizione!” ha concluso Moratti.
#EnergiaPulita #InnovazioneTecnologica #UnioneEuropea #RicercaESviluppo #ITER #Sostenibilità #CompetitivitàEuropea #Italia #ENEA #PPE #TrasferimentoTecnologico #PoliticaEnergetica #LeadershipTecnologica
Scopri di più da eu24news
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.


Devi effettuare l'accesso per postare un commento.