Roma (eu24news.eu) – La Global Sumud Flotilla parte da Creta verso Gaza, ignorando anche l’appello del presidente Sergio Mattarella e la mediazione proposta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme. Gli attivisti confermano: “Proseguiamo, i rischi sono reali ma non cambiamo rotta”. La missione, lo ricordiamo, trasporta aiuti umanitari destinati a bambini, donne e uomini della Striscia.
Anche la Farnesina, proprio ieri, dopo le parole del Ministro Crosetto, ha ribadito il suo monito: gli italiani non devono unirsi alla Flotilla e chi decide di partecipare lo fa a proprio rischio. Per monitorare la situazione e garantire la sicurezza, l’Italia, intanto, ha inviato una seconda fregata, la Alpino che sostituisce la Fasan, rimanendo a stretto contatto con la Flotilla in caso di emergenza.
Non solo mare: l’Italia vive giornate di alta mobilitazione interna. Domani, a Torino, il coordinamento per Gaza prevede un corteo fino all’aeroporto di Caselle, con l’intento di bloccare simbolicamente le operazioni e attirare l’attenzione sulla causa palestinese. Le forze dell’ordine sono già schierate per prevenire incidenti.
E ottobre si preannuncia caldo: il 2 e 3 ottobre è previsto uno sciopero nazionale del trasporto ferroviario, con possibili disagi su Alta Velocità e regionali, mentre il 22 ottobre toccherà a uno sciopero generale nazionale, che coinvolgerà pubblico e privato, con particolare attenzione a scuola e trasporti.
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