Official visit by Roberta METSOLA, EP President, to Verona (Italy) - G7 Speakers conference - Family picture

ROMA – Quest’anno, la XXII Conferenza dei Presidenti delle Camere Basse dei Paesi membri del G7 si tiene dal 5 al 7 settembre a Verona. I lavori, che si concluderanno domani, si concentreranno sui nuovi assetti geopolitici e sull’accesso alle risorse strategiche, oltre che sulla questione africana e mediterranea, con un focus su stabilità e crescita dell’area. In conclusione, verrà esplorato il ruolo dei Parlamenti nazionali nella transizione digitale.

I protagonisti principali saranno i presidenti delle Camere dei paesi del G7, oltre alla Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola e alcuni altri esponenti di Paesi ospiti, tra cui l’Ucraina.

Il Presidente Mattarella, che nel pomeriggio di ieri ha aperto i lavori con il suo discorso inaugurale, ha sottolineato il ruolo delle istituzioni parlamentari nel «promuovere stabilità e prosperità, producendo nel tempo crescita, maturazione e consolidamento delle basi della comunità internazionale». In un passaggio sul ruolo della democrazia, Mattarella ha ricordato l’invasione russa in Ucraina, che costituisce una violazione di «un ordine internazionale fondato sul diritto, sul dialogo, sulla pace per valori condivisi». Ha affermato poi la necessità che «gli Stati, attraverso i Parlamenti, cooperino», perché «nessun Paese può pensare di risolvere da solo le questioni globali connesse alla crescita economica, alle sfide delle migrazioni o a quelle sempre più complesse dell’intelligenza artificiale e della sicurezza cibernetica. Le complessità geopolitiche, economiche e tecnologiche richiedono nuove forme e nuovi strumenti».

A parlare è stato anche il Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana, veronese, che ha ricordato «come l’attuale contesto internazionale sia drammaticamente incerto», richiedendo, quindi «soluzioni politiche che affrontino le cause profonde dell’instabilità».

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha potuto effettuare soltanto un videocollegamento, in cui ha sottolineato l’importanza della dimensione parlamentare all’interno dei lavori del G7. Nel suo intervento, ha anche rinnovato l’impegno nei confronti dell’Ucraina, individuando nella «fine della guerra e la costruzione di una pace giusta e duratura» i due obiettivi fondamentali di tutti i Paesi membri. Per quanto riguarda la situazione a Gaza, la premier ha detto che «non è più rimandabile un accordo complessivo basato sulla mediazione alla quale hanno lavorato prima di tutti gli Stati Uniti, l’Egitto e il Qatar» e che prevede «un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani catturati da Hamas il 7 ottobre».


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