Come abbiamo già scritto, da alcuni giorni il Comune ha sospeso il residuo servizio di mensa scolastica che era rimasto in funzione per i bambini della scuola d’infanzia.

La motivazione ufficiale è che manca  il certificato della ALS sull’idoneità igienica dei locali adibiti a refettorio, che il Comune avrebbe richiesto inutilmente  fin dal 9 novembre scorso, con tanto di sollecito il successivo giorno 26.

Ma perchè la ASL non viene a fare questa benedetta visita? Perchè – dicono dalla ASL – non è necessaria. La mensa si può fare ugualmente in quanto è possibile auto certificare l’idoneità dei locali.
Se così è, se ne deduce che sul Comune di Ponza, non si trova nessuno disposto a firmarla questa autocertificazione.
Quindi aspettiamo la ASL……

Nel frattempo, circolano anche altre voci:
Una dice che la ditta appaltatrice con solo una trentina (?) di bambini non troverebbe conveniente effettuare il servizio. Strano, visto che la gara  sembra non sia stata ancora espletata. Altri tam-tam parlano di troppe richieste di esenzione che farebbero aumentare in maniera insostenibile la spesa del Comune e cose simili. Altre ancora, di troppi bambini che non mangerebbero a mensa portandosi cibi da casa (pizzette e panini).

Quest’ultima voce – a quanto ci risulta – ha un qualche fondamento. Ma è un problema  che si può risolvere facilmente con una circolare del Dirigente Scolastico che “obbliga” i bambini a partecipare alla mensa scolastica. Mangiare  insieme del cibo caldo, lo stesso per tutti,  ha una importante funzione educativa.  A cominciare  da quella alimentare.  Infatti, la ristorazione collettiva scolastica, al di là dell’offerta di un pasto nutrizionalmente equilibrato, variato e saporito, è un servizio educativo di grandissima importanza per l’età evolutiva. Nel tempo inciderà favorevolmente sulle conoscenze, atteggiamenti e comportamenti dei  bambini….futuri adulti e cittadini.
Portofranco


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