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Il Parlamento Europeo ha dato il suo tacito assenso a quattro dei candidati commissari auditi ieri, segnando un passo importante verso la formazione del nuovo Esecutivo Europeo. Anche se le valutazioni ufficiali non saranno rese pubbliche fino al 21 novembre, le indicazioni preliminari emergono chiare e positive.

Christophe Hansen (PPE), il commissario designato per l’Agricoltura e il Cibo dal Lussemburgo, ha ricevuto il plauso dai gruppi politici socialisti e popolari. La sua visione per un’agricoltura sostenibile e per la sicurezza alimentare ha convinto i parlamentari della sua competenza e preparazione.

Anche Apostolos Tzitzikostas (PPE) dalla Grecia, proposto per il portafoglio del Trasporto sostenibile e Turismo, ha ottenuto un’approvazione entusiasta. La sua strategia per integrare la sostenibilità nei trasporti e promuovere il turismo responsabile ha trovato terreno fertile tra i membri del Parlamento.

Da parte sua, Maros Sefcovic (Indipendente, sostenuto dalla sinistra), incaricato del Commercio e della Sicurezza economica, ha ricevuto il supporto non solo dai socialisti, ma ha anche rassicurato i popolari sulla sua capacità di affrontare le sfide commerciali globali, mantenendo alta l’attenzione sulla sicurezza economica.

Infine, Glenn Micallef da Malta (S&D), il più giovane tra i candidati e considerato il più debole all’inizio, ha saputo sorprendere. Responsabile dell’Equità intergenerazionale, Giovani, Cultura e Sport, ha ottenuto il consenso dei due terzi dei coordinatori parlamentari, dimostrando che giovinezza e competenza possono andare di pari passo.

Le audizioni, che si sono svolte in un clima di attenzione e rigore, hanno mostrato che i candidati possiedono non solo le competenze tecniche necessarie, ma anche la visione politica per guidare la Commissione Europea nei prossimi anni. Sebbene il processo non sia ancora concluso, con altre audizioni in programma, il consenso iniziale su questi quattro commissari designati è un segnale positivo verso la costituzione di un esecutivo robusto e ben equilibrato.

Il giudizio finale del Parlamento Europeo sarà decisivo, ma le prime impressioni suggeriscono che l’Europa potrebbe presto avere una squadra di commissari pronta a fronteggiare le sfide globali con vigore e competenza.


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