Il rilascio di Edan Alexander segna una svolta nelle trattative tra Hamas e gli Stati Uniti.
TEL AVIV (eu24news) – Dopo 580 giorni di prigionia, il soldato israelo-americano Edan Alexander è stato finalmente liberato da Hamas e consegnato alla Croce Rossa a Gaza, prima di essere trasferito alle forze armate israeliane. Il rilascio, avvenuto senza il coinvolgimento diretto del governo israeliano, è stato il risultato di trattative tra Hamas e gli Stati Uniti, con il supporto di Qatar ed Egitto.
L’annuncio ha suscitato reazioni contrastanti. Mentre il presidente Donald Trump ha accolto la notizia come un gesto di buona volontà, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito che i prossimi rilasci avverranno solo sotto pressione militare. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha ringraziato Trump per il suo ruolo nelle trattative, ma ha sottolineato che Israele continuerà a combattere fino alla liberazione di tutti gli ostaggi.
Il rilascio di Alexander ha riacceso il dibattito sulla gestione del conflitto e sulla possibilità di una tregua. Hamas ha dichiarato di essere pronto a negoziare un cessate il fuoco e a discutere la creazione di un governo indipendente per la Striscia di Gaza. Tuttavia, Israele ha respinto qualsiasi concessione, intensificando le operazioni militari nella regione.
Nel frattempo, le famiglie degli ostaggi hanno chiesto al governo israeliano di porre fine al conflitto in cambio della liberazione dei prigionieri. L’inviato speciale Usa per i rapiti, Adam Boehler, ha sollecitato Hamas a rilasciare anche i corpi degli altri quattro americani ancora detenuti.
La situazione nella Striscia di Gaza resta critica, con la comunità internazionale che continua a premere per una soluzione diplomatica. Il rilascio di Edan Alexander potrebbe rappresentare un primo passo verso un accordo più ampio, ma il futuro del conflitto rimane incerto.
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