Rimini  (eu24news) –  In occasione del Meeting di Rimini, il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon ha illustrato una serie di proposte economico-sociali volte a rafforzare il sostegno al ceto medio e a riformare alcuni meccanismi chiave del sistema previdenziale italiano. L’intervento si è svolto a margine di un evento promosso da Confagricoltura, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali e operatori del settore.
Tra le misure in fase di studio, Durigon ha annunciato la possibilità di trasformare il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) – attualmente accantonato presso l’INPS per i dipendenti di aziende con oltre 50 addetti – in una rendita pensionistica. “Stiamo valutando di proporre che il TFR possa diventare una rendita, per dare un ristoro e avere pensioni un po’ più forti”, ha dichiarato, sottolineando che la proposta si basa sul sistema contributivo e non dovrebbe comportare impatti significativi sui conti pubblici2.
Il sottosegretario ha inoltre aperto alla possibilità di introdurre un sistema di long term care, volto a rafforzare l’assistenza sanitaria per la popolazione anziana. “Sappiamo la sofferenza che c’è sulla sanità. Avere anche questo sistema assicurativo potrebbe dare risposte importanti ai nostri pensionati”, ha affermato.
Un altro punto centrale riguarda il calcolo dell’ISEE, l’indicatore utilizzato per l’accesso a bonus e agevolazioni. Durigon ha proposto di escludere la prima casa dal computo, ritenendo la misura equa e utile per alleggerire la pressione fiscale sulle famiglie. “Essendo la prima casa, credo sia giusto che venga tolta dal calcolo dell’ISEE”, ha spiegato, evidenziando come l’attuale sistema penalizzi molte famiglie nell’accesso ai benefici.
Sul fronte fiscale, Durigon ha rilanciato l’ipotesi di una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, con possibilità di rateizzazione estesa e copertura finanziaria da parte dello Stato. “È una fase istruttoria, ma è un’idea molto interessante che potrebbe dare ristoro al ceto medio”, ha dichiarato, stimando un impatto potenziale tra i 2 e i 3 miliardi di euro.
Durante il suo intervento, Durigon ha anche fatto riferimento al confronto in corso con il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti per il congelamento dei requisiti pensionistici previsti in aumento dal 2027, e ha espresso sostegno al cosiddetto “bonus Giorgetti”, volto a rafforzare la libertà di scelta del lavoratore in uscita dal mercato del lavoro.
Le proposte presentate, ancora in fase di valutazione, delineano un orientamento politico volto a semplificare l’accesso ai benefici sociali, rafforzare la previdenza complementare e sostenere le famiglie italiane in un contesto economico in evoluzione. Il dibattito resta aperto, e ulteriori sviluppi sono attesi con la prossima Legge di Bilancio.


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