Mentre gli Stati Uniti cambiano rotta sulla guerra in Ucraina, l’Europa si mobilita. Francia e Regno Unito promuovono una nuova coalizione per garantire sicurezza a Kiev, tra piani di riarmo, vertici internazionali e tensioni sulla possibile presenza militare europea nel conflitto.
Bruxelles (eu24news)– La diplomazia internazionale è scossa da un inatteso scontro tra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, avvenuto durante un vertice bilaterale alla Casa Bianca. Trump, deciso a chiudere il conflitto con la Russia, ha intimato a Zelensky di trovare un accordo con Putin, minacciando il ritiro del sostegno americano.
La rottura ha aperto un nuovo scenario strategico. L’Europa, con Francia e Regno Unito in testa, ha preso l’iniziativa politica e militare per colmare il vuoto lasciato da Washington. Il primo ministro britannico ha accolto Zelensky per un incontro bilaterale che ha dato avvio a un vertice più ampio a Londra con i principali leader europei e della NATO. Obiettivo: pianificare la gestione del conflitto e l’assetto di sicurezza post-bellico.
Dalla riunione è emersa la consapevolezza che l’Europa debba assumere un ruolo più centrale. Lo ha confermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, annunciando un ambizioso piano di riarmo da 800 miliardi di euro per rafforzare la difesa dei Paesi membri.
Nel frattempo, a Parigi è nata ufficialmente la coalizione dei volenterosi: trentuno Stati, con la guida franco-britannica, hanno deciso di rafforzare il sostegno a Kiev. Tra le misure più discusse, l’invio di una “forza di rassicurazione” in Ucraina. Una missione che, come chiarito da Macron, non sarà un’operazione di peacekeeping, ma una presenza militare deterrente contro Mosca.
Tuttavia, l’unità europea mostra già le prime crepe. Italia, Ungheria e Slovacchia si sono dette contrarie all’invio di truppe. La premier italiana Giorgia Meloni ha suggerito come alternativa una possibile estensione dell’articolo 5 della NATO all’Ucraina, senza coinvolgere direttamente militari europei sul campo.
La coalizione rimane aperta a un possibile contributo statunitense, ma l’attuale amministrazione americana, sempre più orientata al disimpegno, ha manifestato scarsa disponibilità a coinvolgimenti militari in Europa. Trump, fedele alla sua linea isolazionista, continua a ribadire la volontà di ridurre la presenza delle forze armate USA nel continente.
In attesa degli sviluppi nei negoziati in corso a Riad tra le delegazioni di Mosca, Kiev e Washington, l’Europa cerca di ritagliarsi un ruolo diplomatico e militare più solido, consapevole che il vuoto lasciato dagli Stati Uniti richiede una risposta concreta e unitaria.
Scopri di più da eu24news
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.