Strasburgo- “Torino, Melfi, Termoli, Pomigliano ma anche Bruxelles, le fabbriche di auto chiuse in crisi sono dappertutto in Europa.” Sono le parole d’apertura del discorso tenuto dall’ eurodeputato del M5S Pasquale Tridico durante il Guidelines for the employment policies of the Member States.
“In Italia sono centomila i posti di lavoro a rischio nel settore dell’automotive e l’indotto fatto da piccole medio imprese è il più penalizzato. Se non vogliamo far sparire questa industria europea dobbiamo intervenire subito, come con il Covid, durante il quale grazie al programma Shure solo in Italia abbiamo salvato quasi 500mila posti di lavoro. La crisi dell’auto è europea, serve dunque una risposta europea. Abbiamo presentato un emendamento al bilancio dell’Unione del 2025 in cui proponiamo un nuovo fondo Shur valido per 2 anni per l’automotive per 100 miliardi di euro” continua Tridico.

Nelle difficoltà, il pentastellato vede la possibilità di risollevarsi, in un’ottica di resilienza: “In passato abbiamo distribuito soldi a pioggia e i grandi manager dell’auto hanno continuato a distribuire dividenti mentre i lavoratori erano in cassa integrazione. Con questo nuovo Shure voltiamo pagina, salviamo i posti di lavoro e le industrie ma obblighiamo le fabbriche a fare nuovi investimenti per la transizione verso l’elettrico. Il bilancio europeo all’1,1 è troppo piccolo non ha nessuna ambizione e rispetto alle sfide globali continua ad avere una dimensione insignificante. Adesso abbiamo una grande occasione, una causa comune in Europa sulla quale investire per dare maggiore rilevanza all’Unione.”


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