BRUXELLES – In relazione a “quello che sta accadendo in questa fase della guerra in Medio Oriente e Libano” l’Europa deve “mettere in campo non solo parole incisive, come quelle pronunciate dall’Alto rappresentante Borrell, ma anche un’azione politica all’altezza, che dovrebbe partire da un dato, ossia dal riconoscimento dell’esistenza dello Stato di Palestina, nonostante la guerra e l’azione coloniale sviluppata dai cittadini israeliani che hanno divorato le terre dei palestinesi. Questo costituirebbe la possibilità di un rapporto equilibrato fra le parti in causa, con 31 anni di ritardo dagli accordi di Oslo”. Lo ha dichiarato l’eurodeputato del Partito democratico Marco Tarquinio, a margine di un incontro al Parlamento europeo sul giornalismo nelle zone di guerra. “Vanno varate sanzioni personali contro i politici responsabili dell’escalation in atto”, ha proseguito.

“io sono per l’embargo alle forniture di armi verso ogni Paese belligerante, in ogni parte del mondo, si chiami Israele o Iran o qualsiasi altro nome. La legge 185 e lo spirito della Costituzione della Repubblica sono cose serie. Lo chiedo da molti mesi. La risposta ambigua che viene data è che dall’ottobre 2023 era già stato deciso. Si mente sapendo di mentire. Poi, come vediamo in questi giorni, tutti i contratti in essere precedenti l’ottobre 2023 sono stati mantenuti e i flussi continuano”, ha aggiunto.


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