Strasburgo – “Doveva essere una “operazione mirata e limitata”, ma è chiaro che dopo attentati terroristi e bombardamenti, Israele ha invaso il Libano allargando ulteriormente lo scenario di devastazione e proiettando tutta la regione verso una guerra che non sembra avere fine.
Dopo aver assistito inermi al genocidio in corso a Gaza, dovremmo chiederci: l’Europa è in grado di fermarlo o vogliamo renderci ancora complici? Quanto orrore ancora possiamo consentirgli?”.

Queste le parole che Mimmo Lucano pronuncia dinanzi l’emiciclo in questa seconda giornata di plenaria. Sono parole dure, parole che non conoscono compromessi. “Bisognerebbe interrompere i rapporti tra UE e Israele, magari anche con delle sanzioni, visto che Israele sta estendendo il suo raggio di azione in Libano e questo è inaccettabile. Rischiamo la guerra nucleare, uno dei momenti più drammatici dell’umanità”. Ciò che il deputato Alleanza Verdi e Sinistra recrimina all’UE è innanzitutto il silenzio, sinonimo di complicità verso un genocidio che è tutt’ora in corso.

La presenza di Lucano oggi porta il peso di un impegno morale, una promessa fatta alle ragazze del movimento politico che appoggia Maysoon Majidi, la ragazza sbarcata in Italia nel 2023 accusata di essere una scafista: “Voglio far conoscere all’Europa questa violazione dei diritti umani. Lei si batte per la libertà e la democrazia delle donne curde ed ora è in fuga dall’oppressione. Mi sono dichiarato disponibile ad accoglierla nel caso dovessero metterla agli arresti domiciliari in quanto in Italia non ha una casa. Non solo l’Ungheria, anche l’Italia quando si tratta di politiche di inclusione e di asilo politico non rispetta i diritti degli esseri umani”.



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