UE: nuova tabella di marcia per la difesa – Più autonomia, investimenti e sicurezza entro il 2030

Bruxelles (eu24news) – La Commissione europea e l’Alto Rappresentante per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza hanno presentato il 16 ottobre 2025 una nuova tabella di marcia per rafforzare la difesa europea. L’iniziativa mira a rendere l’UE più autonoma, resiliente e capace di affrontare minacce globali, con un approccio strategico che integra sicurezza, innovazione e cooperazione industriale.
Il documento, intitolato “Verso una politica europea di difesa più efficace”, propone un’agenda comune per il periodo 2025–2030, articolata in quattro pilastri:

1. Autonomia strategica: rafforzare la capacità dell’UE di agire indipendentemente in scenari di crisi, riducendo la dipendenza da attori esterni e promuovendo una cultura della sicurezza condivisa tra gli Stati membri.
2. Investimenti coordinati: incentivare la spesa pubblica e privata nel settore della difesa, con particolare attenzione alla ricerca, allo sviluppo tecnologico e alla produzione industriale. Si punta a creare sinergie tra i fondi europei e i programmi nazionali.
3. Mercato unico della difesa: promuovere l’integrazione del settore difesa nel mercato interno, eliminando le barriere alla cooperazione transfrontaliera e facilitando l’accesso delle PMI alle catene di approvvigionamento.
4. Partenariati globali e interoperabilità: rafforzare la cooperazione con NATO, ONU e partner strategici, migliorando la compatibilità tra sistemi e capacità militari europee.

La tabella di marcia prevede anche l’istituzione di un meccanismo di monitoraggio annuale, con indicatori chiave per valutare i progressi e orientare le decisioni politiche. Tra le priorità: la difesa cibernetica, la sicurezza spaziale, la protezione delle infrastrutture critiche e la risposta alle minacce ibride.
Josep Borrell, Alto Rappresentante, ha dichiarato: “L’Europa deve essere pronta a difendere i propri interessi e valori. Questa tabella di marcia è un passo concreto verso una difesa comune più forte e credibile”.  La Commissione invita ora il Consiglio e il Parlamento europeo a sostenere l’attuazione del piano, che sarà oggetto di discussione nel prossimo Consiglio Affari Esteri e Difesa.

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