AFET - Exchange of views with Kaja Kallas, High Representative/Vice-President for Foreign Affairs and Security Policy, on the situation in Syria following the fall of the Assad dictatorship

Strasburgo – (com) “L’Europa deve svegliarsi. L’anno scorso, gli Stati membri hanno speso in media l’1,9% del Pil per la difesa. La Russia spende il 9%. Noi spendiamo miliardi per le nostre scuole, il welfare, l’assistenza sanitaria, ma se non investiamo di piu’ nella difesa, tutto questo e’ a rischio. L’incapacita’ dell’Europa di investire in capacita’ militari invia anche un segnale pericoloso agli aggressori. Il presidente Trump ha ragione a dire che non spendiamo abbastanza. E’ ora di investire”. Lo ha dichiarato l’Alta rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, nel suo intervento alla Conferenza annuale dell’Agenzia europea per la difesa. “Abbiamo bisogno di investimenti da parte degli Stati membri e del settore privato, ma anche del bilancio comune europeo. Dobbiamo spendere piu’ dell’1% necessario per trasmettere il messaggio che siamo seriamente impegnati nella difesa europea. Anche quando stanziamo fondi sufficienti, non possiamo limitarci a comprare un paio di carri armati, un sistema di difesa aerea e un paio di elmetti”, ha aggiunto. “Le decisioni che prendiamo oggi si concretizzano solo tra qualche anno, al massimo due, ma in alcuni casi anche un decennio. Abbiamo soldi e persone, ma non abbiamo tempo. L’Ucraina ci sta facendo guadagnare tempo. Non siamo ancora in guerra. Non ancora. Ma come ha detto il mio amico Mark Rutte quando e’ salito su questo palco qualche settimana fa, non siamo nemmeno in pace. Dobbiamo prepararci”, ha concluso.
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