Roma – (eu24news.eu) – È entrato nella fase operativa il nuovo pacchetto di misure sulla sicurezza stradale promosso dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Due i provvedimenti principali: l’obbligo dell’alcolock per chi è stato sorpreso alla guida in stato di ebbrezza e l’introduzione di un contrassegno identificativo – il cosiddetto “targhino” – per i monopattini elettrici. Entrambi i decreti sono stati firmati e attendono ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore.

Alcolock: obbligo per i recidivi

Il primo decreto definisce le caratteristiche tecniche del dispositivo chiamato alcolock, già previsto dalla legge di riforma del Codice della Strada approvata nel 2024. Si tratta di uno strumento che impedisce l’avvio del veicolo se il conducente ha un tasso alcolemico superiore a zero. Il funzionamento è semplice: prima di accendere l’auto, l’automobilista dovrà soffiare in un etilometro collegato al sistema elettronico del motore. Se viene rilevata anche una minima quantità di alcol, il veicolo non partirà.

L’obbligo riguarda i conducenti condannati per guida in stato di ebbrezza con tasso superiore a 0,8 grammi per litro, per un periodo di due anni. In caso di tasso superiore a 1,5 g/l, l’obbligo sale a tre anni. Il dispositivo, conforme agli standard europei EN 50436, dovrà essere installato da officine autorizzate e corredato da una certificazione di taratura.

Il costo di installazione, stimato intorno ai 2.000 euro, sarà interamente a carico dell’utente, il che rischia di trasformare una misura di sicurezza in una penalizzazione economica per le fasce meno abbienti. In caso di manomissione o rimozione, sono previste sanzioni pesanti, con la possibilità di revoca della patente.

Monopattini elettrici: arriva il “targhino”

Il secondo decreto riguarda la micromobilità. Per arginare il fenomeno dei monopattini elettrici irregolari, e facilitarne l’identificazione in caso di incidenti o infrazioni, sarà introdotto un contrassegno adesivo obbligatorio, da applicare sul mezzo in posizione visibile.

Il “targhino” sarà emesso dalla Zecca dello Stato e distribuito tramite la Motorizzazione civile. Avrà un formato standard (5×6 cm), con sei caratteri alfanumerici, fondo bianco riflettente e simboli ufficiali della Repubblica. Il contrassegno sarà personale e non legato al veicolo, ma all’utilizzatore, secondo un principio già in uso per alcuni dispositivi sportivi. Sarà inoltre requisito per l’assicurazione obbligatoria, anch’essa prevista dalla riforma.

Le sanzioni per chi circola senza contrassegno vanno da 100 a 400 euro. Le nuove regole entreranno in vigore entro quindici giorni dalla pubblicazione in Gazzetta.

Un cambio di paradigma nella mobilità urbana

Le due misure si inseriscono in una strategia più ampia di controllo e prevenzione, volta a ridurre l’incidentalità e ad aumentare la tracciabilità dei comportamenti sulla strada. In attesa dei decreti attuativi e delle prime verifiche sul campo, resta una certezza: la strada italiana si prepara a cambiare volto. E questa volta, al centro del cambiamento, ci sono tecnologia, prevenzione e un nuovo concetto di responsabilità personale.

 


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