Bruxelles – Oggi, il voto per il prossimo collegio della Commissione europea è al centro di un acceso dibattito. Il gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D) ha lanciato un duro attacco contro il Partito Popolare Europeo (PPE), accusandolo di aver infranto un accordo storico tra i gruppi politici pro-europei del Parlamento Europeo. In una nota ufficiale, gli S&D sottolineano che il comportamento del leader del PPE, Manfred Weber, ha messo a rischio la stabilità delle istituzioni europee.
A luglio 2024, la rielezione di Ursula von der Leyen come Presidente della Commissione era stata supportata da una maggioranza democratica e pro-europea. Tuttavia, secondo gli S&D, la situazione è cambiata drasticamente negli ultimi giorni. Il PPE, spinto dall’agenda distruttiva del Partido Popular spagnolo, ha messo in discussione la designazione di Teresa Ribera come vicepresidente esecutiva della Commissione, accusata di essere il capro espiatorio per la gestione inadeguata delle recenti inondazioni in Spagna, che hanno causato oltre 200 vittime.
Il Partido Popular spagnolo ha preso in ostaggio il PPE, secondo il gruppo S&D, portando l’Unione Europea sull’orlo di una crisi istituzionale in un momento geopolitico già complesso. Gli S&D chiedono al PPE di spiegare ai cittadini europei perché ha rotto la maggioranza pro-europea e se intende schierarsi con i populisti di estrema destra. “Il futuro dell’Europa è nelle nostre mani,” dichiarano i socialisti, pronti ad assumersi la responsabilità di agire nell’interesse pro-europeo, lasciando al PPE il compito di chiarire la propria posizione.
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