Valencia ospita il Congresso PPE 2025!
Manfred Weber verso la riconferma alla guida del Partito Popolare Europeo.
In corsa 12 leader per 10 vicepresidenze: tra i candidati Tajani, Šuica, McGuinness e Gabriel. Scopri tutti i nomi e i temi in agenda.
Valencia (eu24news) – Il Partito Popolare Europeo (PPE) si prepara a un appuntamento cruciale con il proprio futuro politico: il congresso che si terrà a Valencia il 29 e 30 aprile sarà l’occasione per rinnovare i vertici del principale gruppo politico del Parlamento Europeo. Con la chiusura ufficiale dei termini per la presentazione delle candidature, si delinea un quadro quasi definito della leadership che guiderà il PPE nei prossimi anni.
Alla presidenza del partito, nessuna sorpresa: Manfred Weber, leader uscente e figura centrale del PPE, è l’unico candidato in corsa e si avvia verso una riconferma senza opposizione. La sua rielezione rappresenta un segnale di continuità per il partito, in un momento storico in cui l’unità e la visione strategica saranno fondamentali per affrontare le sfide europee ed internazionali.
Più accesa si preannuncia invece la competizione per i dieci posti da vicepresidente, con ben dodici candidature in lizza, provenienti da tutta l’Unione Europea. Un parterre che riflette la diversità geografica e politica del PPE, con nomi di spicco e nuovi protagonisti pronti a portare la loro voce all’interno del gruppo dirigente.
Tra i candidati figurano leader politici di primo piano, come il ministro degli Esteri italiano e vicepremier Antonio Tajani, già presidente del Parlamento Europeo, simbolo del radicamento del PPE nell’Italia post-Berlusconi. A sfidarlo, un gruppo agguerrito e rappresentativo dell’intero continente: dal primo ministro finlandese Petteri Orpo alla vicepresidente della Commissione europea Mariya Gabriel (Bulgaria), passando per la croata Dubravka Šuica, già nota per il suo impegno sul dossier democrazia e demografia.
Completano la rosa il portoghese Paulo Rangel, l’austriaco Magnus Brunner, il belga Wouter Beke, il greco Kostis Hatzidakis, il tedesco David McAllister, l’irlandese Mairead McGuinness, il polacco Andrzej Halicki e il romeno Siegfried Mureșan.
La competizione si annuncia serrata, non solo per il prestigio dei ruoli in palio ma anche per l’equilibrio politico che ne potrebbe derivare, influenzando le future strategie del PPE verso le elezioni europee del 2029 e oltre. Con la necessità di consolidare il proprio ruolo di forza trainante del centrodestra europeo, il partito punta a rinnovarsi mantenendo al contempo le sue solide radici cristiano-democratiche e liberali.
Il congresso di Valencia non sarà solo un momento di nomine, ma anche un laboratorio politico, in cui si discuteranno temi chiave come la sicurezza europea, l’economia verde, le politiche migratorie e il futuro della governance dell’Unione. Temi su cui il PPE intende riaffermare la sua visione pragmatica, ma ambiziosa, per l’Europa.
Scopri di più da eu24news
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.


Devi effettuare l'accesso per postare un commento.